Edgar Degas: differenze tra le versioni

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=== Giovinezza ===
==== Formazione ====
Edgar Degas nacque il 19 luglio 18341837, primogenito di Auguste Degas e di Célestine Musson. Funestato dalla precoce morte della madre, scomparsa nel 1847, iniziò gli studi classici al prestigioso liceo parigino Louis-le-Grand,<ref group="N">Fra gli alunni del liceo figurano: Moliére, Voltaire, Robespierre, Delacroix, Gericault, Hugo e Baudelaire. Si consulti: {{cita|Smee||SS}}.</ref> dove strinse amicizia con [[Henri Rouart]] e con Paul Valpinçon, figlio di un famoso collezionista proprietario di un’importante raccolta di dipinti fra i quali anche la celebre “Bagnante” di Ingres. Conseguito il ''baccalauréat'' il 27 marzo 1853, Edgar decise tra molti dubbi di avviarsi agli studi di giurisprudenza alla Sorbona, ai quali dedicò però un impegno molto discontinuo. Non provò mai un forte interesse per la disciplina – studiata più che altro per assecondare le volontà paterne – e, anzi, ben presto manifestò una sincera vocazione per le belle arti. Già pochi giorni dopo la laurea, si registrò come copista al Louvre. <ref>{{cita|Rocchi, Vitali|p. 24|skira}}.</ref>
 
Il padre, che sperava di avviare Edgar alla carriera di magistrato, inizialmente osteggiò la sua vocazione artistica, ma in breve tempo mutò atteggiamento e l'assecondò con calore ed energia, a patto che vi si dedicasse con impegno. Degas non poteva sperare di meglio, e trascorreva lunghi pomeriggi al museo del Louvre per ammirare i maestri del Rinascimento italiano. Caso raro per gli artisti della sua generazione, Degas studiò infatti con attenzione i maestri del passato. Ingres, in particolare, fu oggetto di una vera e propria venerazione da parte del giovane, che ne ammirava la straordinaria purezza del disegno; arrivò infine a conoscerlo personalmente grazie all'intercessione di Valpinçon (circa l'influenza di Ingres su Degas, si veda ''infra'', al paragrafo ''[[#Ingres|Degas e il passato § Ingres]]'').
 
Autodidatta colto ed entusiasta, fu in un primo tempo affidato dal padre alla guida di [[Félix-Joseph Barrias]], pittore di modesta levatura che lo avviò allo studio dei nudi e alla pittura di storia. Sentendo forse come inconcludenti gli insegnamenti del Barrias, che in effetti non gli lasciarono tracce durevoli, Degas passò successivamente all'''atelier'' di Louis Lamothe, brillante discepolo di Flandrin e dello stesso Ingres, dunque certamente più vicino alla sua sensibilità. Nel 1855, quando ormai la sua vocazione artistica si era fatta preponderante, Degas riuscì a entrare nella prestigiosa École des Beaux-Arts, tempio dell'arte ufficiale dell'epoca. Egli, tuttavia, aveva ormai acquisito dimestichezza con gli strumenti del mestiere e perciò non tardò a sentirsi soffocato dalla sterilità del disegno accademico, da lui ritenuto inadeguato e mortificante. Fu per questo motivo che cessò di seguire le lezioni dopo neanche sei mesi di frequentazione, nonostante le amicizie importanti che vi aveva stretto (fra i tanti, Tourny, Bonnat, Delaunay, Ricard e Legros): Aveva infatti acquisito la consapevolezza di poter ampliare i propri orizzonti formativi solo recandosi in Italia, così da studiare, sulle tracce di Ingres, l’arte antica e i maestri del Rinascimento.
 
==== In Italia ====