Sure apotropaiche: differenze tra le versioni

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'''Sure [[apotropaico|apotropaiche]]''' ({{arabo|السورﺗﺎﻥ المعوذﺗﺎﻥ|al-sūratānī al-muʿawwadhitānī}}, "le due che preservano"), è il nome che si suole dare alle due ultime [[sura|sure]] del ''[[Corano]]'': la 113 ("Sura dell'Alba", {{Arabo|ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻔﻟﻖ|sūrat al-falaq}}) e la 114 ("Sura degli Uomini", {{arabo| ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻨﺎﺱ|sūrat al-nās}}). <br>
Il loro nome deriva dalla radice [[lingua araba|araba]] <ʿ-w-dh>, che significa "cercare la protezione di qnqualcuno., cercare rifugio".<ref>''Vocabolario arabo-italiano'', Roma, [[Istituto per l'Oriente C. A. Nallino]], 1993, pp. 994b-995a.</ref>
Esse infatti si presentano come frasi di scongiuro suggerite da Dio agli uomini per esorcizzare malefici. Per questo, esse sono reputate capaci di costituire una valida difesa contro il [[malocchio]] e contro ogni genere di maleficio, per cui vengono spesso scritte o impiegate come [[amuleto|amuleti]], la prima contro i mali fisici, la seconda contro i mali spirituali.