Cheronea: differenze tra le versioni

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+C, città diverse
-C, sposto due battaglie in Koroneia (Grecia Centrale)
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{{C|la voce confonde due distinte città antiche della Beozia, Cheronea (Xαιρώνεια) e Coronea (Κορώνεια)|antica Grecia|gennaio 2019}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cheronea
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|Sito =
}}
'''Cheronea''' o '''Coronea''' ({{lang-el|Χαιρώνεια|Chairóneia}}) è un ex comune della [[Grecia]] nella [[Periferie della Grecia|periferia]] della [[Grecia Centrale]] ([[unità periferiche della Grecia|unità periferica]] della [[Beozia (unità periferica)|Beozia]]) con 2.218 abitanti secondo i dati del censimento [[2001]].<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/D_diairesi.xls|titolo=Censimento 2001|accesso=2 maggio 2011}}</ref>
 
È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa, detta [[Programma Callicrate]], in vigore dal gennaio [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/N_KALLIKRATIS.pdf|titolo=Programma Callicrate|accesso=2 maggio 2011}}</ref> ed è ora compreso nel comune di [[Livadeia]].
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== Geografia fisica ==
La città, identificata da [[Pausania il Periegeta|Pausania]]<ref name = Pausania>[[Pausania il Periegeta]], ''[[Periegesi della Grecia|Descrizione della Grecia]]'', IX, 40.</ref> con la "[[Arne (Beozia)|Arne]]" [[Omero|omerica]] (''[[Iliade]]'', II, 507)<ref>{{Cita libro |voce = Arne.2 |curatore = [[William Smith (lessicografo)|William Smith]] |titolo = [[Dictionary of Greek and Roman Geography]] |città = Londra |editore = Walton & Maberly |anno = 1854 |volume = 1 |pagina = 219 |url = http://books.google.it/books?id=_sYPAAAAYAAJ&pg=PA219}}</ref>, era situata lungo una ripida collina tra il fiume [[Cefiso (Beozia)|Cefiso]] e il monte Thurion, sul confine con la [[Focide (Grecia)|Focide]]. In cima alla collina era situata l'antica [[rocca (fortificazione)|rocca]] chiamata ''Πέτραχος'', ''Petrachos''<ref name = Pausania>[[Pausania il Periegeta]], ''[[Periegesi della Grecia|Descrizione della Grecia]]'', Libro IX, 41.</ref>. Il villaggio moderno corrispondente all'antica Cheronea, chiamato in [[lingua greca moderna]] ''Κάπραινα'' (in [[lingua italiana]]: Caprena), è bagnato dal fiume [[Cefiso (Beozia)|Cefiso]] e si trova a breve distanza dalla città di [[Livadeia]].
 
== Storia ==
[[File:Lion of Chaeronea 1914.JPG|thumb|Leone di Cheronea]]
[[File:7189 - Piraeus Arch. Museum, Athens - Stele for Panchares - Photo by Giovanni Dall'Orto, Nov 14 2009.jpg|thumb|Rilievo funebre per l'ateniese Pancahres, probabilmente caduto nella battaglia di Cheronea.]]
Cheronea non è stata mai una grande città dell'[[antica Grecia]]; la sua fama è dovuta soprattutto al fatto che qui si combatterono quattrodue famose battaglie: la prima nel [[447 a.C.]], la seconda nel [[394 a.C.]], la terza nel [[338 a.C.]], la quartae nell'[[86 a.C.]]:
* la [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)|terzaprima battaglia di Cheronea]], nel [[338 a.C.]], vide contrapporsi la [[Lega achea]], composta in prevalenza da forze tebane e ateniesi, e l'esercito di [[Filippo II di Macedonia]] con cui parteggiò la [[Tessaglia]]. La battaglia ebbe la sua fase culminante nel mese di agosto e si risolse in favore del macedone che poté così assicurarsi l'egemonia sulla Grecia;
* la [[battaglia di Coronea]] del [[447 a.C.]], parte della [[prima guerra del Peloponneso]], vide la sconfitta degli Ateniesi ad opera di una coalizione di città della Beozia, le quali riuscirono a riconquistare l'indipendenza dieci anni dopo l'invasione della Beozia da parte dell'esercito panellenico guidato dallo [[sparta]]no [[Pausania (generale)|Pausania]];
* la [[battagliaBattaglia di CoroneaCheronea (39486 a.C.)|seconda battaglia di Coronea]] (parte della [[guerra di Corinto]], nel nell'[[39486 a.C.]], videsi laebbe vittorianell'ambito deglidelle Spartaniguerre disostenute da [[AgesilaoMitridate VI del Ponto|Mitridate IIVI]] sucontro unal'esercito coalizioneromano guidato da [[ArgoLucio (Grecia)Cornelio Silla|argivaSilla]]. eLa [[TebeMacedonia (Greciaprovincia romana)|tebanaMacedonia]]; passò da allora sotto la [[Repubblica romana]].
* la [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)|terza battaglia di Cheronea]], nel [[338 a.C.]], vide contrapporsi la [[Lega achea]], composta in prevalenza da forze tebane e ateniesi, e l'esercito di [[Filippo II di Macedonia]] con cui parteggiò la [[Tessaglia]]. La battaglia ebbe la sua fase culminante nel mese di agosto e si risolse in favore del macedone che poté così assicurarsi l'egemonia sulla Grecia;
* la [[Battaglia di Cheronea (86 a.C.)|quarta battaglia]], nell'[[86 a.C.]], si ebbe nell'ambito delle guerre sostenute da [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate VI]] contro l'esercito romano guidato da [[Lucio Cornelio Silla|Silla]]. La [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] passò da allora sotto la [[Repubblica romana]].
 
In epoca storica aveva una popolazione mista di [[Beozia|Beoti]] e [[Focide (Grecia)|Focesi]] sottoposti politicamente alla città di [[Orcomeno (Beozia)|Orcomeno]]<ref>[[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|La guerra del Peloponneso]]'', IV, 67.</ref>.
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Cheronea prosperò anche durante l'occupazione romana. Nel [[I secolo d.C.]] vi nacque [[Plutarco]], il quale trascorse nella città natale gli ultimi anni della sua vita. Ancora nel [[II secolo d.C.]] a Cheronea si conservava un mirabile [[scettro]] che si credeva fosse stato cesellato per [[Zeus]] da [[Efesto]]; da Zeus sarebbe poi passato, nell'ordine, ad [[Hermes]], a [[Pelope]], ad [[Atreo]], a [[Tieste]] e infine ad [[Agamennone]]<ref name = Pausania/>.
 
Cheronea fu completamente distrutta da un [[terremoto]] nel [[551]] d.C. Sul luogo sopravvivono scarne testimonianze [[Archeologia|archeologiche]]: alcune fortificazioni intorno all'[[acropoli]] e i resti di un [[Teatro (edificio)|teatro]]. Sulla tomba dei caduti del [[338 a.C.]] si può ammirare un gigantesco leone in marmo che ornava la tomba posta a ricordo dei soldati della Beozia morti combattendo contro [[Filippo II di Macedonia|Filippo]].<ref>Pausania il Periegeta, ''Descrizione della Grecia'', IX, 40; cfr. Diodoro Siculo, ''Biblioteca storica'', XVI, 86.</ref>
 
== Note ==