Il calderone nero: differenze tra le versioni

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'''''Il calderone nero''''' (''The Black Cauldron'') è un [[romanzo]] ''[[fantasy]]'' [[Letteratura per ragazzi|per ragazzi]], il secondo della saga de ''[[Le cronache di Prydain]]'', scritta dallo [[statunitense]] [[Lloyd Alexander]]. Pubblicato nel [[1965]], è preceduto da ''[[Il libro dei tre]]'' e seguito da ''[[Il castello di Llyr]]''. Ad esso e al ''Il Libro dei Tre'' è liberamente ispirato il [[film d'animazione Disney]] del [[1985]] ''[[Taron e la pentola magica]]''.
 
== Trama ==
Dopo gli eventi narrati in ''Il Libro dei Tre'', Gwydion, figlio del Sommo Re Math, organizza un'assemblea a Caer Dallben, per rispondere alla minaccia di [[Arawn (personaggio)|Arawn Signore della Morte]]. Quest'ultimo infatti si trova in possesso di un grosso [[Calderone (cucina)|calderone]] stregato, nel quale getta [[cadaveri]] di uomini, i quali vengono così animati e si pongono al suo servizio, formando un [[esercito]] [[immortale]]. Arawn, che in passato si è accontentato di trafugare i [[Tomba|sepolcri]], adesso ha iniziato a rapire e uccidere uomini più giovani, per potenziare più in fretta il suo esercito. Il piano suggerito da Gwydion è sferrare un attacco ad Annuvin, il regno di Arawn, che funga da diversivo, mentre un gruppetto di campioni scelti si introdurrà di soppiatto nella fortezza di Arawn, per rubare il Calderone. Come comandante della truppa d'assalto viene designato il valoroso re Morgant di Madoc, mentre Gwydion assume la guida dell'unità che dovrà infiltrarsi di nascosto nel castello nemico. Con sé il figlio del Sommo Re porta anche [[Taran (personaggio)|Taran]], il principe Ellidyr e Adaon, figlio del [[bardo]] [[Taliesin]], affidando loro il compito di sorvegliare le vettovaglie. Taran ed Ellidyr sono contrariati da questo incarico, che li costringerà a stare lontani dai combattimenti e non porterà loro gloria, tanto più che fra di loro si trovano più che mai antipatici. Ellidyr infatti è un giovane prepotente e arrogante, che non perde occasione per maltrattare l'umile "assistente-guardiano dei maiali". Dallben cerca come può di confortare Taran, facendogli notare che in effetti il titolo nobiliare è l'unica cosa di cui Ellidyr possa vantarsi, essendo il figlio più giovane di un re minore, con scarsissime prospettive di ottenere una fetta dell'eredità.
 
La missione in Annuvin intanto non va come sperato, infatti, penetrati nel territorio nemico, gli uomini di Prydain scoprono che Arawn non si trova più in possesso del Calderone. Mentre Ellidyr decide di continuare la ricerca per conto proprio e Adaon verrà ucciso in uno scontro con i Cacciatori di Arawn, Taran rincontra i suoi amici [[Eilonwy]], Gurgi, [[Flewddur Flam|Fflewddur Flam]] e Doli, e assieme a loro raggiunge un avamposto del [[Popolo Fatato]]. Ivi fanno la conoscenza di Gwystyl e del suo [[corvo]] Kaw, dai quali apprendono che il Calderone Nero si trovi ora nelle mani di Orddu, Orwen e Orgoch, tre streghe che abitano nella [[brughiera]] di Morva. Giunti dalle tre streghe, queste si mostrano abbastanza gentili, per stima nei confronti del "giovane" Dallben (il mentore e tutore di Taran), e spiegano di essere le proprietarie originarie dell'artefatto magico, che hanno prestato in passato ad Arawn dietro il pagamento di un lauto prezzo, ma che si sono riprese perché lui lo sfruttava per fini malvagi. Accettano di cedere il Calderone ai protagonisti, ma non gratuitamente: Taran dovrà consegnargli in cambio la [[spilla]] magica che gli aveva lasciato Adaon in punto di morte. Inoltre le streghe gli rivelano che l'unico modo per distruggere il Calderone sia il sacrificio spontaneo di un uomo vivo, che dovrà entrare nel Calderone stesso.
 
Sulla via del ritorno, Taran e i suoi compagni arrivano al fiume Tevyn, dove sono costretti a chiedere l'aiuto di Ellidyr, rincontrato per caso, per trasportare il Calderone. Ma nonostante Taran accetti, in cambio dell'aiuto del principe, di rinunciare a qualsiasi rivendicazione di merito per il ritrovamento del Calderone, Ellidyr è accecato dalla gelosia nei confronti del successo del ragazzo e si impadronisce dell'artefatto magico con la forza, per consegnarlo da solo a Gwydion. Ma all'accampamento dei guerrieri di Prydain, Ellidyr cade a sua volta vittima di un tradimento: re Morgant lo imprigiona e gli sottrae il Calderone, intenzionato a crearsi un'armata di [[Non-Morti|non-morti]] come quella di Arawn, per soggiogare la terra. Con l'aiuto di Doli, Taran e i suoi riescono a fuggire, mentre Ellidyr, pentito degli errori commessi, si getta nel Calderone, il quale si distrugge assieme a lui. Morgant cade in combattimento contro i guerrieri di re Smoit e di Gwydion.