Piaggio Vespa: differenze tra le versioni

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==== Vespa 50 L ====
[[File:Vespa scooter1.jpg|thumb|left|Vespa 50L]]
 
Versione "Lusso" ([[1966]]): a rendere particolare e di maggior pregio questo modello sono varie migliorie soprattutto estetiche: un profilo bordoscudo in anticorodal come le sorelle di maggior cilindrata, le strisce pedana in alluminio e gomma con puntalini in alluminio fissati al telaio tramite ribattini, il bordo del fanale anteriore cromato, una crestina in alluminio lucidato sul parafango anteriore, la sella biposto e il gancio portaborsa; la scritta Vespa 50 è adesso in alluminio a rilievo e appare anche sul retro la scritta Vespa 50 L. Per il resto le caratteristiche generali sono equivalenti alla sorella meno arricchita 50 N, meccanicamente un differenza importante è invece l'adozione di un ammortizzatore idraulico a doppio effetto montato anteriormente che permette più comfort su terreni sconnessi. Oggi tra le 50 faro tondo la L è una delle più ricercate e di maggior valore.
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==== Vespa V 98 "farobasso" ====
[[File:1947 Vespa 98 100cc.jpg|thumb|upright=0.8|left|Vespa "farobasso"]]
 
Prodotta dal [[1946]] al [[1948]] in due serie di cui differenziano alcune migliorie, si caratterizzava appunto per il fanale che anziché sullo sterzo stava sul parafango anteriore. Come optional si poteva mettere un contachilometri, ma a differenza delle altre vespe aveva il manubrio senza rivestimenti in lamiera e poteva quindi essere soggetta ad atti vandalici o furti. Richiedeva manutenzione, ma a quella data era stata progettata per sopravvivere nei lunghi tragitti alle possibili insidie del dopoguerra, come il perforamento di una gomma. Era priva di sospensioni posteriori e questa funzione era svolta dalle molle del sellino. La sospensione anteriore era posta anziché sul lato destro della ruota, come in tutti gli altri modelli, sul lato sinistro.
 
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====Vespa Primavera 125====
[[File:Piaggio Vespa bicolore (rosa e azzurra).jpg|thumb|Vespa 125 Primavera]]
 
La Vespa 125 Primavera uscì nel [[1968]] per sostituire la ''Nuova 125''. La “Primavera” adottava notevoli miglioramenti rispetto alla sua progenitrice; un motore potenziato, nonostante cubatura invariata a 121 [[centimetro cubo|cm³]] e accensione sempre a puntine, venne aumentando il rapporto di compressione da 7.2 a 8.25, cosicché la potenza passò da 4,8 CV a 4500 giri a 5,56 a 5500 giri. Questo potenziamento consentì un sensibile incremento delle prestazioni: la velocità massima passò da 83,8 a 92,3 km/h con un'accelerazione assai più vivace.
Fu prodotta in tre serie: la prima aveva il fanale posteriore tipo ''[[Piaggio Vespa#Vespa SS 90|90 SS]]'', presentava scritte in corsivo vespa 125 sullo scudo anteriore e primavera sopra il fanale posteriore, tachimetro con fondo bianco e montava ancora le caratteristiche leve freno con pallino intermedio, la seconda stesso fanale ma scritte in stampatello (dal 1973, anno del cambio delle scritte da parte della Piaggio). Nel triennio 74-76 la 125 primavera venne venduta nella colorazione ''marrone metallizzato Cod M.M 1.268.5130 (PIA 130)'' con sella beige, la terza, uscita assieme alla ''ET3'', stesse scritte ma fanale di nuovo disegno. Ebbe successo sul mercato grazie alle prestazioni brillanti e alla linea che piacque a tutti, anche alle ragazze. Uscì di produzione nel [[1982]], assieme alla ET3, è tuttora molto ricercata tra i collezionisti e vespisti restauratori con uno sviluppato mercato after-market.
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==== Vespa PK 125 ====
[[File:Foto lato.jpg|thumb|left|Vespa PK 125S]]
 
La Vespa PK è considerata la legittima erede, rivista in chiave estetica anni '80 della Vespa Primavera.
Prodotta dal [[1982]], e dal [[1984]] con anticipo all'accensione, caratterizzata dalla sigla "electronic" sulla pancia sinistra. È considerata a tutti gli effetti una vespa "small frame", ma non essendo piccola come la 125 Primavera o la 50 Special è adatta ai vespisti di qualunque altezza. Esiste una versione base, distinguibile dall'assenza della S nella sigla, che non ha le [[indicatore di direzione|frecce]] e il cofano portaoggetti dietro lo scudo. Inoltre esistono delle serie successive, riviste nell'estetica nella parte centrale dello scudo, che termina molto più sottile, nel cruscotto, ammodernato nella strumentazione, che nella versione originale comprende esclusivamente un tachimetro-contachilometri tondo, due spie (abbaglianti e indicatori di direzione) integrate in un rettangolino verticale esterno al di sopra dello strumento, e nella parte posteriore, dove le luci posteriori sono integrate in una scocca di plastica e dalle gemme delle frecce molto sottili: questa serie è denominata PK-XL.<br />
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====Vespa P125 ETS====
[[File:P125ETS b.jpg|thumb|Vespa P125 ETS]]
 
La Vespa P 125 ETS, prodotta dal [[1984]] al [[1986]], anche nella versione con avviamento elettrico (Elestart), fu la Vespa "small-frame" più potente mai prodotta: si può dire che sia l'erede della famosa [[Piaggio Vespa#Vespa 125 ET3 Primavera|Primavera ET3]]. Le novità di questo modello furono molteplici, come ad esempio il [[freno]] anteriore [[freno a tamburo|a tamburo]] a doppia oliva, per una maggiore frenata, o il fanale anteriore di diametro maggiorato. Ma le novità più grosse riguardano il motore: cilindro in [[ghisa]] rifasato leggermente per aumentarne il brio, [[carburatore]] SHBC 20/20 L, marmitta studiata per le fasi del cilindro (ricorda comunque la marmitta a siluro della ET3), albero anticipato (inoltre aprendo i carter motore si noterà anche un maggiore ritardo di aspirazione dovuto alla valvola sul carter allungata verso il basso), un accoppiamento conico albero/volano maggiorato da 20mm (visto poi su tutte le altre Vespe PK) e una sede cuscinetto da 25mm per aumentare sensibilmente l'affidabilità. L'unica Vespa 125 più potente e veloce della ETS fu solamente la Vespa T5.
 
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==== Vespa GS VS1/5 150 ====
[[fileFile:Vespa da Infante Santo I.jpg|thumb|Una Vespa GS come monumento, a [[Lisbona]], Portogallo.|thumb|right]]
 
Nasce nel 1955, prodotta in 5 serie sino al 1961. Motoristicamente ispirata al primo modello sportivo dello scooter Piaggio, la Vespa 6 Giorni, La GS (Gran Sport) è un tentativo di rendere lo scooter di Pontedera competitivo con le piccole motoleggere dell'epoca, raggiungendo i 100&nbsp;km/h. Il motore rispetto alle versioni contemporanee alla GS è potenziato e con carburatore direttamente innestato sul cilindro, la carrozzeria è rastremata per una migliore penetrazione nell'aria. Il primo modello (VS1) si distingue dagli altri successivi per avere i cavi che passano esterni al manubrio.
 
==== Vespa VBA 150 ====
[[File:1959 Vespa VBA 150.jpg|thumb|left|Vespa 150 VBA]]
 
Nel [[1959]], a seguito del rinnovamento della gamma, Piaggio mette in produzione la Vespa 150 VBA basato sul telaio di nuova concezione derivato dalla 125 del '58. Il modello VBA introduce un'innovazione che diventerà il cavallo di battaglia della Vespa fino ai giorni nostri: il motore ad aspirazione a [[Valvola a disco rotante|valvola rotante]]. La Vespa VBA ebbe una notevole successo e gettò le basi per tutti i modelli 125 e 150&nbsp;cm³ degli [[anni 1960|anni sessanta]]. Il carburatore non possiede lo starter (aria) inglobato, tale funzione veniva lasciata ad una "farfalla" posta all'ingresso della scatola filtro,tirando il pomello dell'aria, sotto la sella, si chiude sensibilmente l'ingresso dell'aria, a mezzo farfalla, aumentando così il quantitativo di combustibile (benzina) rispetto al comburente (aria). Tale soluzione fu però subito accantonata tanto che la Piaggio stessa diffuse una nota di manutenzione alle officine suggerendo di sostituire scatola filtro e carburatore con lo starter inglobato.
 
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==== Vespa GS 160 ====
[[File:Gloria Paul2.jpg|thumb|upright=0.8|La ''[[soubrette]]'' televisiva [[Gloria Paul]] ritratta in sella ada una Vespa]]
 
La Vespa 160GS, prodotta dal [[1962]] al [[1964]], è il modello sportivo che va a sostituire la 150 GS. All'epoca rappresenta il modello di Vespa con [[cilindrata]] più alta mai prodotta.
 
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==== Vespa Rally 200 ====
[[File:Vespa Rally 200 Electronic 1974.JPG|thumb|left|Vespa Rally 200]]
 
La Vespa Rally 200, modello derivato dal 180 rally, è uno scooter studiato per gli spostamenti veloci. Fu il modello di Vespa più veloce e potente mai realizzato da casa Piaggio, prodotta dal [[1972]] al [[1979]] vantava una velocità di ben 116 [[chilometro orario|km/h]] e ben 12 [[cavallo vapore|cv]].<br />
La linea della 200 (successiva al 180) era arricchita da strisce adesive di colore bianco sui cofani e sul parafango, che andavano ad indicare il pregio dell'elettronica (c'erano le scritte electronic) di cui era priva l'antenata 180.<br />
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==== Vespa 946 ====
[[File:Vespa 946 schraeg.jpg|thumb|Vespa 946]]
 
La Vespa 946 è stata presentata per la prima volta a Milano all'EICMA 2012.