Umberto Rognoni: differenze tra le versioni

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→‎Produzione artistica: + info e fonte sul premio cremona.
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Dopo alcune personali giovanili a Piacenza, partecipò con quattordici dipinti alla [[Mostra dei sette di Brera]] alla [[Galleria Pesaro]]: venne presentato da Carpi come «artista singolare, non eccessivamente socievole e molto schivo, [nella cui pittura] si sente vivo il dibattito tra poesia e realtà»<ref>{{Cita|Carpi||carpi}}</ref>, e fu tiepidamente recensito sul [[Corriere della Sera]] da [[Leonardo Borgese]], che scrisse: «Sorretta dal solido disegno, la pittura di Umberto Rognoni, un po' greve negli impasti, si esercita prevalentemente su temi di figura, con accentuazioni forse eccessive d'iridescenze e riflessi nei nudi»<ref>{{Cita|Borgese||borgese}}</ref>. In occasione di quell'esposizione, un suo dipinto (''Case di campagna'') fu acquistato per 1000 [[Lira italiana|lire]] dalla [[Provincia di Milano]] per la sua collezione artistica<ref>{{Cita|De Grada|p. 214|degrada}}</ref>.
 
Nel 1939 partecipò alla prima edizione del [[Premio Cremona]] con il dipinto ''2 Ottobre XIII: parla il Duce''<ref>{{Cita libro|titolo = Il regime dell'arte|curatore = [[Vittorio Sgarbi]] e [[Rodolfo Bona]]|editore = Contemplazioni|anno = 2018|pp = 294|ISBN = 978-88-943133-7-6}}</ref>.
 
Fra le esposizioni postume si ricorda soprattutto quella alla [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi|Galleria Ricci Oddi]] di Piacenza nel 1985. Il medesimo museo conserva di Rognoni due dipinti<ref name= ricci/>.