Claudio Lo Jacono: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di [[Andrea Lo Jacono]] e di Carmen Ruffoni, si laurea nel 1970 all'[[Università di Roma La Sapienza|Università di Roma]] in [[Scienze Politiche]], con una tesi discussa con Carlo Vallauri sui "Partiti politici in ʿIrāq dalla fine della dominazione ottomana a [[Abd al-Karim Qasim|Qāsem]]",<ref>Poi pubblicata dalla [[Fondazione Giovanni Agnelli di Torino]] nel 1975.</ref> e lavora poi per un decennio – sotto la guida di [[Paolo Minganti]] – nella redazione di ''[[Oriente Moderno]]'' (edito dal 1921 dall'[[Istituto per l'Oriente]] di Roma), occupandosi di storia contemporanea dei Paesi arabi ([[Tunisia]], [[Libia]], [[Egitto]]), ancor prima di dedicarsi – agli inizi del [[1980]] – alla storia classica del [[Vicino Oriente]] [[islam]]ico.
 
Nel 1974-75 diventa [[professore incaricato]] di [[Lingua araba]] e, successivamente, di [[Islamistica|Storia e istituzioni musulmane]] alla Facoltà di Scienze Politiche dell'[[Università di Cagliari]].
 
Nel novembre 1987, quale [[Professore#Professore nell'università|professore associato]], si trasferisce alla Facoltà di Scienze Politiche dell'[[Istituto Universitario Orientale di Napoli]] per insegnarvi [[Islamistica]];, passando poi alla Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo e, indiventandovi seguito,[[professore otterrà la cattedraordinario]] di "Storia del Vicino Oriente islamico". Diventerà professore ordinario nel 2005, rimanendo in carica fino al 2011.
 
Consigliere d'amministrazione dell'[[Istituto per l'Oriente C. A. Nallino]] dal 1990, diviene direttore di ''Oriente Moderno'' nel 1995, e Presidente dell'Istituto per l'Oriente nel 2007, riconfermato nel suo ufficio per i trienni successivi (compreso il periodo 2016-2018).