Niccolò Copernico: differenze tra le versioni

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Il 22 maggio [[2010]], dopo che i suoi resti avevano viaggiato per alcune settimane attraverso la Polonia, Copernico fu solennemente sepolto con onore nella cattedrale di Frombork. Una lapide in granito nero lo identifica come il fondatore della teoria eliocentrica. La lapide reca una rappresentazione del modello copernicano del sistema solare, con un sole d'oro. [[File:Nicolaus Copernicus - Heliocentric Solar System.JPG|thumb|upright=1.4|Rappresentazione dell'universo eliocentrico]]
 
== Il sistema eliostaticoeliocentrico copernicano ==
Il nucleo centrale della teoria di Copernico, l'essere il [[Sole]] al centro delle orbite degli altri pianeti, e non la Terra, fu pubblicato nel libro ''[[De revolutionibus orbium coelestium]]'' (Delle rivoluzioni dei corpi celesti) l'anno della sua morte. Il libro è il punto di partenza di una conversione dottrinale dal sistema geocentrico a quello eliocentrico e contiene gli elementi più salienti della teoria astronomica dei nostri tempi, comprese una corretta definizione dell'ordine dei [[pianeta|pianeti]], della rotazione quotidiana della Terra intorno al proprio asse, della [[precessione degli equinozi]].
 
Le teorie di Copernico non erano però senza difetti, o almeno senza punti che in seguito si sarebbero rivelati fallaci, come per esempio l'indicazione di [[orbita (astronomia)|orbite]] circolari dei pianeti, anziché ellittiche, -e comela oggi sappiamo - dei pianeti enecessità degli eccentrici ed [[epiciclo|epicicli]]. Questi errori rendevano i risultati concreti degli studi, come per esempio le previsioni delle [[effemeridi]], non più precisi di quanto non fosse già possibile ottenere col [[sistema Tolemaico]] (o (geocentrico).
 
L'obiezione più efficace all'universo copernicano era però il problema delle dimensioni delle stelle<ref>D. Danielson e C. M. Graney, ''Processo a Copernico'', Le Scienze marzo 2015.</ref>. Secondo i modelli geocentrici dell'universo, le stelle si trovano poco oltre i pianeti; in questa situazione le loro dimensioni stimate con un semplice calcolo geometrico non risultavano troppo diverse da quelle del Sole. Con la teoria eliocentrica di Copernico le stelle dovevano essere estremamente lontane e quindi, applicando lo stesso sistema di calcolo, risultavano esageratamente grandi, di dimensioni pari a migliaia di volte quelle del Sole.