Parco nazionale del Gran Paradiso: differenze tra le versioni
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Il '''Parco nazionale del [[Gran Paradiso]]''' (in [[Lingua francese|francese]], '''''Parc national du Grand-Paradis'''''), istituito il 3 dicembre del [[1922]], è il più antico [[Parco nazionale]] italiano<ref>Il Parco Nazionale Gran Paradiso è stato istituito ufficialmente con il [http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/rdl_03_12_1922_1584_pn_granparadiso.pdf Regio decreto-legge 3 dicembre 1922, n. 1584 (G.U. 13 dicembre 1922, n.291)]. Il secondo Parco Nazionale italiano, di poco posteriore, è quello d'Abruzzo, istituito ufficialmente con [http://www.minambiente.it/sites/default/files/rdl_11_01_1923_257_pn_abruzzo.pdf Regio decreto-legge dell'11 gennaio 1923, n. 257 (G.U. 22 febbraio 1923, n.44)]</ref>. Si trova a cavallo delle regioni [[Valle d'Aosta]] e [[Piemonte]] ed è gestito dall'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a [[Torino]]. Dal lato [[francia|francese]], confina con il [[Parco nazionale della Vanoise]]. Si estende per una superficie di 71.043,79 [[ettaro|ettari]]<ref>Di cui 33.862 ha in territorio piemontese, cfr. "Parco nazionale del Gran Paradiso", ''I parchi del Piemonte. Ambiente e itinerari'', a cura della Regione Piemonte, Cuneo: L'Arciere, 1999, p.213.</ref>, su un terreno prevalentemente montuoso.<ref name=minamb/>
== Storia ==
La storia del Parco nazionale del Gran Paradiso è strettamente legata alla salvaguardia del suo animale simbolo: lo stambecco
Nel [[1850]], il giovane re [[Vittorio Emanuele II]], incuriosito dai racconti del fratello Fernando, volle percorrere di persona le [[Valle d'Aosta|valli valdostane]] e raggiunse [[Cogne]]; lungo questo tragitto, uccise sei [[camoscio|camosci]] ed uno [[stambecco]]. Il re rimase colpito dalla abbondanza di [[fauna]] e decise di costituire in quelle valli una [[Riserva reale di caccia]].
Nel [[1933]] però la gestione del parco passò al ministero ([[fascismo|fascista]]) per l'Agricoltura e Foreste e si pose fine alla caccia.
Tornata la pace gli [[stambecco|stambecchi]] erano ridotti ad appena 400 capi.
<br />
== Geologia e Geomorfologia ==
=== Orografia ===
Il [[Gran Paradiso]] è l'unico massiccio montuoso culminante a oltre 4000 metri interamente in territorio italiano. Il parco è interessato da cinque valli principali: [[Val di Rhêmes]], Val di Cogne, Valsavarenche, Valle dell'Orco e Val Soana; in particolare, ne delimitano approssimativamente i confini la [[Val di Cogne]] a nord, la [[Val di Rhêmes]] a ovest, [[Valle dell'Orco]] a sud e la [[Val Soana]] a est<ref>{{cita web|url=http://www.pngp.it/visita-il-parco/valli-e-comuni-0|editore=www.pngp.it|titolo=Valli e comuni|accesso=6 novembre 2012}}</ref><ref>G. L. Stagnoli, Parco nazionale del Gran Paradiso, 1971, p. 27.</ref>. La fascia che va dai tre ai 4000 m è ammantata di 59 candidi ghiacciai<ref>59 ghiacciai censiti nel 2011, cfr. [http://www.mountainblog.it/wp-content/uploads/ghiacciai-Gran-Paradiso-20111.pdf I ghiacciai del Gran Paradiso 2011] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131217221232/http://www.mountainblog.it/wp-content/uploads/ghiacciai-Gran-Paradiso-20111.pdf |data=17 dicembre 2013 }} di Valerio Bertoglio</ref>, più estesi sul lato valdostano, di cui almeno 29 sono costantemente monitorati dai guardaparco<ref>[http://www.pngp.it/sites/default/files/voci_01_2012_art_ottino.pdf La nostra storia è il vostro futuro: 90 anni di parco nazionale Gran Paradiso] di Michele Ottino</ref>. Si tratta di ghiacciai perenni ma relativamente recenti essendosi formati durante la "piccola glaciazione" del secolo XVII.
=== Idrografia ===
Il territorio del parco ricade a sud nel [[bacino idrografico]] dell'[[Orco (torrente)|Orco]] e a nord in quello della [[Dora Baltea]].
* I laghi più grandi e suggestivi del parco si trovano nella zona circostante il [[Colle del Nivolet]].
==== Cascate ====
Data la forte acclività che caratterizza i valloni del Gran Paradiso va da sé che i torrenti che li solcano originino lungo il loro impetuoso fluire numerose cascate che ingentiliscono l'aspro paesaggio del parco. Le più spettacolari sono quelle di [[Lillaz]], frazione di [[Cogne]].
=== Geomorfologia ===
La geomorfologia dell'area è stata modellata dalla espansione dei ghiacciai, che durante le glaciazioni quaternarie ricoprivano tutta l'area, e ancor oggi nelle aree circostanti i ghiacciai sono visibili tipici aspetti di ambiente [[periglaciale]]. Nella valle di Ceresole Reale sono presenti delle [[marmitte dei giganti]]
== Flora ==
Nella parte più bassa del parco, come livello altimetrico, sono presenti boschi di larici, praterie, boschi di latifoglie composti da [[pioppo tremulo]], [[Corylus avellana|nocciolo]], [[ciliegio]] selvatico, [[acero montano]], [[quercia]], [[castagno]], [[fraxinus|frassino]], [[betula|betulla]], [[Sorbus aucuparia|sorbo degli uccellatori]].
== Fauna ==
[[File:Stambecchi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.jpg|thumb|Due esemplari di [[stambecco]].]]
L'animale simbolo del parco è lo [[Capra ibex|stambecco]] .
[[File:Dettagio camoscio villaggio di Tignet 5.png|thumb|left|[[Camoscio]] con [[radiocollare]] nei pressi di Tignet, in [[Valsavarenche]].]]
Il [[Rupicapra rupicapra|camoscio]], invece, è diffidente, elegante nei suoi balzi, veloce e scattante. Di dimensioni minori (massimo 45–50 kg), se ne contano oltre 8000 esemplari.
== Comuni ==
* ''[[Valle d'Aosta]]'':
** [[Valle di Cogne]] (versante sinistro orografico): [[Cogne]], [[Aymavilles]]
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I prodotti alimentari del Parco sono principalmente [[boudin]] (insaccato con sangue di maiale e patate e la [[mocetta]] (salume a base di [[camoscio]]). Sopravvive la lavorazione artigianale del [[cuoio]], del [[rame]], del ferro battuto e degli attrezzi agricoli da montagna.
== Attività ==
Il parco organizza numerose attività didattico-divulgative con le scuole e offre in vari periodi dell'anno la possibilità di svolgere varie attività nei campi avventura e nei campi lavoro. Nel parco è inoltre possibile praticare sci alpinismo con il supporto di guide alpine e trekking.
{{Aree naturali protette in Italia}}
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