Giosuè Borsi: differenze tra le versioni

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Studi
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|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Nunes Vais Giosuè Borsi Colloqui 1916.jpg
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Frequentatore dell'ambiente artistico livornese, amico della famiglia Domenici, diventò il padre spirituale del Pittore [[Carlo Domenici]], convinse il padre Cesare del talento artistico del figlio, insistendo perché il giovane Carlo potesse accedere all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
 
Terminò gli studi al [[Liceo Classico Niccolini Guerrazzi]] di Livorno nel [[1907]], anno in cui pubblicò la raccolta di [[Poesia|poesie]], ''Primus fons''. S'iscrisse poi alla facoltà di [[Giurisprudenza]] dell'[[Università di Pisa]], visse per qualche tempo a Roma e si laureò a [[Università di Urbino|Urbino]] nel [[1913]]. La prima fase della sua vita fu caratterizzata dal successo letterario e mondano, in cui ebbero parte la sua eleganza nel vestire e la piacevolezza nel conversare, oltre alla raffinatezza di scrittore e di fine dicitore di [[Dante Alighieri|Dante]].
 
Il padre nel frattempo era diventato direttore del [[Nuovo Giornale]] di [[Firenze]]. Tuttavia il 23 dicembre [[1910]] morì improvvisamente lasciandogli sulle spalle l'onerosa direzione. Il 18 giugno [[1912]], dopo ''lunga malinconica storia di pianto'', morì anche la bellissima sorella Laura, seguita nel [[1913]], da Dino, di cinque anni, figlio di lei, teneramente amato dallo zio. Giosuè rimase con la madre e il fratello minore, Gino. Questi colpi della sventura agirono sullo spirito di Giosuè come un richiamo alla serietà della vita; e furono il primo avvio all'adesione ai princìpi del [[Cristianesimo]] e alla [[Dottrina della Chiesa cattolica|dottrina della Chiesa]].
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[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Pisa]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Urbino]]