Impero anglo-indiano: differenze tra le versioni

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Nella seconda metà del XIX secolo, l'amministrazione britannica iniziòavviò una vera e propria rivoluzione industriale in India che ebbe grandi effetti sulle economie della stessa India e del Regno Unito.<ref>{{Harv|Stein| 2001|, p=. 259}}</ref>, {{Harv|<ref>Oldenburg| 2007}}</ref> Gran parte dei cambiamenti a livello economico e sociale erano già iniziati prima dei Moti del 1857, quando Lord Dalhousie aveva esportato le tecnologie occidentali nel paese. Collegamenti telegrafici, ferrovie, strade, canali e ponti vennero rapidamente costruite di modo che materie prime, come cotone e tè, potessero essere trasportate in maniera più efficiente ai porti come [[Bombay]] e poi esportate nel Regno Unito.<ref>{{Harv|Oldenburg| 2007}}.</ref>, {{Harv|<ref>Stein| 2001|, p=. 258}}.</ref> I materiali grezzi venivano quindi lavorati e poi ritrasportati in India per essere venduti.<ref name=oldenburg>{{Harv|Oldenburg| 2007}}.</ref> L'India veniva sfruttata essenzialmente per il grande bacino di tassazione e per i prodotti agricoli.<ref>{{Harv|Stein|2001|p=258}}Ibidem.</ref> Nel [[1920]] venne completata la rete ferroviaria indiana, la più grande al mondo in quel momento, la cui realizzazione era durata oltre 60 anni. Solo il 10% degli incarichi di responsabilità nella società costruttrice furono affidati a cittadini indiani.<ref>{{Harv|Stein| 2001|, p=. 159}}.</ref>
 
==Cultura==