Ruffo di Calabria: differenze tra le versioni

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== Ruffo di Calabria conti di Sinopoli e principi di Scilla ==
 
{{Casata
|cognome = Ruffo di Calabria principi di Scilla
|stemma = COA Prince of Scilla.svg
|motto = Omnia bene
|blasonatura = Troncato, cuneato d’argento e di nero, il capo caricato di tre conchiglie al naturale
|stato = [[Regno delle Due Sicilie]], [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]]
|casataderivazione =
|casataprincipale =
|titoli = Principi di [[Scilla (Italia)|Scilla]], principi di [[Palazzolo Acreide|Palazzolo]], marchesi di [[Licodia Eubea|Licodia]], duchi di [[Guardia Lombardi|Guardia Lombarda]], conti di [[Sinopoli]], ecc.
|fondatore = Fabrizio, VIII conte di Sinopoli, I principe di Scilla
|ultimosovrano =
|attualecapo = Fulco Ruffo di Calabria
|datafondazione = [[1578]]
|dataestinzione =
|datadeposizione =
|ramicadetti =
}}
I Ruffo di Calabria si perpetuarono, tuttavia nel ramo dei signori di [[Sinopoli]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://patrimonio.archiviodistatonapoli.it/xdams-asna/public/application/jsp/scheda.jsp?titolo=soggetti&db=asnaAutherFamiglie&docNumber=26 Archivio di Stato di Napoli Scheda Storica sulla famiglia Ruffo di Calabria di Sinopoli e di Scilla] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> di cui fu capostipite [[Folco di Calavra|Fulco]]<ref>Altrimenti noto come Folco o Fulcone, figlio di Ruggero, uno dei figli di Pietro I oppure nipote ''ex avo'' di quest'ultimo, fratello o cugino di Giordano, ebbe Sinopoli in dote dalla moglie Margherita, figlia di un tal Carnelevario di Pavia.</ref>, anch'egli esponente di spicco della corte sveva e rimatore della [[Scuola poetica siciliana|scuola siciliana]]<ref>Di Fulco ci è pervenuta una sola canzone, conservata nel Codice Vaticano 3793.</ref>. Suo nipote Guglielmo fu preferito da [[Roberto d'Angiò]] al fratello maggiore e insignito per primo del titolo comitale su Sinopoli nel 1333-1334.