Il Moretto: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio d'arte, il padre Pietro, figlio di Moretto, e il fratello Alessandro, erano entrambi pittori, ma di scarsa qualità. La famiglia era originaria di [[Ardesio]] in provincia di [[Bergamo]], spostatasi a Brescia nei primi anni del [[XV secolo]]<ref>{{Treccani|bonvicino-alessandro-detto-il-moretto-da-brescia_(Dizionario-Biografico)/|autore=Angela Ottino Della Chiesa|anno=1971|accesso=5 maggio 2017}}</ref>.
 
La sua formazione si svolse a Brescia, sull'esempio dell'anziano [[Vincenzo Foppa]], ma aprendosi ai nuovi influssi veneti, rappresentati dal [[Lorenzo Lotto|Lotto]] e da [[Tiziano]]. Secondo la datazione proposta dal Ballarin nel 1511 circa esegue la lunetta con l'"Incoronazione della Vergine con Santi e donatori", in San Giovanni Evangelista (Brescia). Nel [[1514]] l'artista eseguì la decorazione, oggi perduta, per una cappella nella chiesa del monastero di Santa Croce a Brescia con ''Storie della Maddalena'.
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Nel [[1528]] Lorenzo Lotto scrive al «molto carissimo suo Honorato meser Alexandre Moreto pittore excellentissimo» per chiedergli di collaborare alla realizzazione della decorazione del coro di Santa Maria Maggiore a [[Bergamo]], dove il Moretto si recherà nel gennaio del [[1529]].
 
Di questi anni sono: la ''Madonna col Bambino e san Giovanni Battista fanciullo in gloria con i santi Benedetto, Paterio, Eufemia e Giustina'' ora nella Pinacoteca Tosio Martinengo, l’''[[Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco d'Assisi e Nicola di Bari]]'' nella [[collegiata dei Santi Nazaro e Celso]] e l’''[[Apparizione della Madonna al sordomuto Filippo Viotti]]'' del [[santuario della Madonna di Paitone]]. Del [[1530]] è la ''[[Santa Margherita d'Antiochia tra i santi Girolamo e Francesco d'Assisi]]'' nella [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Brescia)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] e dello stesso anno la ''[[Santa Giustina di Padova e un donatore]]'', conservata al [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]], dove forti sono i richiami all'arte di [[Raffaello]], conosciuto dall'artista attraverso le incisioni di [[Marcantonio Raimondi]]. In questa come nelle opere coeve, lo stile del Moretto si indirizzò verso una maniera più composta e morbida. Del [[1532]] è la ''[[Strage degli innocenti (Moretto)|Strage degli innocenti]]'' in San Giovanni Evangelista.
 
Tra il 1530-[[1535|35]] inizia la decorazione della cappella del Sacramento nel Duomo vecchio, portandola a termine solo nel [[1553]]-[[1554|54]] con l'ampio concorso dell'allievo [[Luca Mombello]]. Nel 1535 fu a [[Solarolo]] in Romagna al seguito di [[Isabella d'Este (marchesa di Mantova)|Isabella d'Este]], marchesa di [[Mantova]].
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[[Categoria:Artisti di scuola lombarda|Moretto]]
[[Categoria:Il Moretto| ]]
[[Categoria:Pittori di scuola veneta‎veneta]]