Lavrentij Pavlovič Berija: differenze tra le versioni

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Secondo quelli più recenti, Chruščёv indisse un incontro del Praesidium il 26 giugno, dove lanciò un attacco contro Berija, accusandolo di essere sul libro paga dei [[lista di servizi segreti nel mondo#Regno Unito|servizi segreti britannici]]. Berija fu colto completamente di sorpresa. Chiese: "Cosa succede, Nikita Sergeevič?". Molotov e altri parlarono anch'essi contro Berija e Chruščёv mise ai voti una mozione per la sua istantanea rimozione. Malenkov allora premette un bottone sul suo seggio come segnale concordato al Maresciallo [[Georgij Konstantinovič Žukov|Georgij Žukov]] e a un gruppo di ufficiali armati che attendevano in una stanza vicina. Essi fecero irruzione immediatamente e arrestarono Berija. Alcuni resoconti dicono che Berija venne ucciso sul posto, ma ciò non sembra verosimile. [[Indro Montanelli]], [[Giancarlo Pajetta]] e [[Celeste Negarville]] avrebbero riferito di Chruščёv ubriaco, che si vantò con loro di aver strangolato Berija assieme ad altri, dopo avergli teso un agguato al Cremlino.<ref>Indro Montanelli, I protagonisti, Rizzoli Editori, Milano 1976, pp. 66-67</ref>
 
Berija venne in realtà, con tutta probabilità, portato prima alla [[Prigione di Lefortovo]] e quindi al quartier generale del generale [[Kirill Moskalenko]], comandante della difesa aerea del distretto di Mosca e amico di Chruščёv dal tempo di guerra. L'arresto venne tenuto segreto fino a quando furono arrestati anche i principali luogotenenti di Berija. Le truppe dell'NKVDdel [[Ministero degli affari interni (Unione Sovietica)|MVD]] a Mosca, che erano state sotto il comando diretto di Berija, vennero disarmate da reparti blindati e motorizzati dell'esercito, fatti confluire appositamente nella capitale. La ''[[Pravda]]'' annunciò l'arresto di Berija solo il 10 luglio, dandone il merito a Malenkov e facendo riferimento alle "attività criminali contro il Partito e lo Stato" da parte di Berija. In dicembre venne annunciato che Berija e sei complici "sul libro paga di servizi segreti stranieri" avevano "cospirato per molti anni per prendere il potere in Unione Sovietica e restaurare il [[capitalismo]]". Berija venne processato da un "tribunale speciale" in assenza delle parti e senza appello. Quando venne approvata la [[pena di morte|sentenza di morte]], secondo un successivo racconto di Moskalenko, Berija implorò pietà in ginocchio, ma lui e i suoi subordinati vennero giustiziati immediatamente mediante fucilazione.
 
Secondo altri resoconti (tra cui quello del figlio), la casa di Berija venne assaltata il 26 giugno [[1953]] da unità militari e Berija rimase ucciso sul posto. Un membro del tribunale speciale, [[Nikolaj Michajlovič Švernik|Nikolaj Švernik]], disse in seguito al figlio di Berija di non aver mai visto suo padre vivo.