Basilica della Santa Casa: differenze tra le versioni

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Ci restò per nove mesi, dopodiché gli angeli la risollevarono di nuovo per posarla nei pressi di [[Porto Recanati]], in località "Banderuola", dove ancora oggi sorge una chiesetta; lì c'era un boschetto, proprietà di una nobildonna di Recanati di nome Loreta, per cui i pellegrini dicevano: "Andiamo dalla Madonna di Loreta", e da tale espressione popolare venne poi dato il nome alla cittadina di Loreto. È in quella selvetta di Loreta, che — si dice — furono dei pastori a vedere una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa<ref>[http://rivoluzione-culturale.blogspot.it/2009/01/traslazione-loreto-della-casa-di.html rivoluzione culturale: TRASLAZIONE A LORETO DELLA CASA DI NAZARETH<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Si trovava però troppo vicino al mare, esposta quindi ai pericoli delle incursioni turche; inoltre anche lì cominciavano ad accorrere malfattori per derubare i fedeli venuti in pellegrinaggio. Perciò, otto mesi più tardi, la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli su un terreno di proprietà di due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che però presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e a contendersi le estorsioni perpetrate sui devoti creduloni.<ref>Secondo informazioni tratte dalla pagina "rivoluzione-culturale.blogspot.com/2009/01/traslazione-loreto-della-casa-di.html", i due fratelli giunsero fino al punto di presentare una petizione a [[papa Bonifacio VIII]] per ottenere il titolo di proprietà di tale Casa.</ref>. E di nuovo, dopo soli quattro mesi, i soliti angeli sollevarono la casa e la posarono, nel dicembre del [[1296]], al centro della strada che da [[Recanati]] va al suo porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima di una collina (il monte Prodo).
 
Nel testo: “''Storia della Santa Casa di Loreto, esposta in dieci brevi ragionamenti fra un sacerdote custode di S. Casa ed un divoto pellegrino''” – opera di don Antonio Gaudenti, patrizio di Osimo e arcidiacono della Basilica Loretana&nbsp;– ed. seconda, Loreto 1790<ref>[http://www.lucisullest.it/santa-casa-quando-gli-angeli-la-posarono-sul-suolo-lauretano-anche-gli-alberi-si-inchinarono/ pagg. 41-46] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140512215617/http://www.lucisullest.it/santa-casa-quando-gli-angeli-la-posarono-sul-suolo-lauretano-anche-gli-alberi-si-inchinarono/ |data=12 maggio 2014 }}</ref> è possibile di trovare altre versioni relative alla traslazione di questa santa Casa.