Chiesa di Santa Lucia alle Malve: differenze tra le versioni

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==Architettura==
La facciata è caratterizzata da tre calici che richiamano la simbologia del martirio di Santa Lucia: il calice con i suoi occhi.<ref>{{cita web |url=http://www.comune.matera.it/it/turismo/le-chiese-rupestri |titolo=Le chiese rupestri |accesso=25 giugno 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160405083710/http://www.comune.matera.it/it/turismo/le-chiese-rupestri |dataarchivio=5 aprile 2016 }}</ref>
 
Sulle pareti di tale chiesa rupestre è presente un imponente affresco dell'Arcangelo Gabriele che calpesta un drago, segno del male e degli infedeli.
L'interno della chiesa è a tre navate separate da pilastri. La navata di destra è quella ancora aperta al culto, ed ancora oggi qui si celebra la ricorrenza della santa il 13 dicembre.
compare un affresco di S. Nicola.
Le altre due navate erano state adibite ad abitazione. Le navate sono riccamente arricchite da affreschi risalenti al XII secolo tra cui, tra i quali la Madonna del latte e San Michele Arcangelo.
Tre calici scolpiti appartenenti ad epoche diverse sono posizionati sulla facciata e rimandano al martirio di Santa Lucia.
La chiesa vera e propria era facilmente distinguibile dalla Laura, ovvero le abitazioni monastiche, che a partire dal 1283 furono utilizzate come abitazioni private, poiché la comunità in quell'anno si trasferì alla Civita.
Sostanzialmente la chiesa era suddivisa in due parti. La prima è tutt'oggi aperta al pubblico e mostra restauri e rinnovamenti, abbracciando solo la navata di destra. Ancora oggi si festeggia il 13 Dicembre, ovvero la ricorrenza della Santa.
La seconda parte invece, comprendente le restanti navate era adibita a mo di abitazione privata.
Le tre navate non sono perfettamente e simmetricamente allineate, ciò rende ancor più simile la generale costruzione delle chiese rupestri ad un litotomo.
Per quanto riguarda la cripta è molto ricca di affreschi che rendono ancor più pregiata l'iconografia della chiesa. molti dei quali sono stati ritrovati durante il restauro del 1977 e appartengono al XII secolo. I più importanti sono ''la Madonna del latte'' e quello di S. Michele Arcangelo.
 
Al di sopra della chiesa è situata una necropoli con tombe nella roccia.