Lucio Apronio: differenze tra le versioni

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Apronio partecipò alle conquiste di [[Gaio Vibio Postumo]] e ottenne le ''[[Trionfo|ornamenta triumphalia]]'' per il suo valoroso coraggio durante la [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9]]<ref>[[Velleio Patercolo]], ''[[Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo]]'', II.116</ref> e le [[Guerre romano-germaniche|guerre germaniche]], insieme a [[Aulo Cecina Severo]] e [[Gaio Silio]] nel 15.<ref>Tacito, ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', I.72</ref> Tornato a Roma, nel 22 guidò una mozione al Senato, che decretava che le offerte votive dovevano essere fatte a causa del processo contro [[Gneo Calpurnio Pisone]], accusato di aver assassinato [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]] nel 20.<ref>Tacito, ''Annales'', II.32</ref>
 
Nel 23, insieme all'ex [[proconsole]] dell'Africa, [[Lucio Elio Lamia]], garantì l'innocenza di un uomo accusato di rifornimento di grano ai ribelli [[Numidia|numidi]] di [[Tacfarinas]].<ref>Tacito, ''Annales'', IV.13</ref> Apronioe punì con la [[decimazione]] una [[coorte]] della [[Legio III Augusta]], dopo esser stata sconfitta daproprio dal condottiero Tacfarinasribelle.<ref>Tacito, ''Annales'' III.21</ref> Nel 28, venne nominato [[legatus Augusti pro praetore|legato]] della [[Germania inferiore]] e guidò le truppe durante l'assedio di un forte romano da parte dei [[Frisi]], per poi essere sconfitto poco dopo nella battaglia della Foresta Baduhenna.<ref>Tacito, ''Annales'', IV.73</ref> È noto che ebbe almeno tre figli: [[Lucio Apronio Cesiano]], console nel [[39]], e due figlie, una sposata con [[Gneo Cornelio Lentulo Getulico]], console nel 26,<ref>Tacito, ''Annales'' VI.30</ref> l'altra con [[Marco Plauzio Silvano]], pretore nel 24.<ref>Tacito, ''Annales'' IV.22</ref>
 
== Note ==