Verbo: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Diatesi}}
"La diatesi esprime il rapporto del verbo con il soggetto o l'oggetto"<ref>Serianni, 2010, cit., p. 385.</ref>. Essa può essere:
*attiva: il soggetto compie un'azione;, se il verbo è transitivo o intransitivo ("Che fai, luna in ciel...", "... e caddi, come corpo morto cade."
*passiva: il soggetto subisce l'azione;, solo se il verbo è transitivo ("Il paziente è stato operato con successo".
*riflessiva: il soggetto compie un'azione per sé (es. Me ne frego) o su sé (es. Mi lavo);
==Verbi transitivi e verbi intransitivi==
*media: indica una certa intensità della partecipazione del soggetto all'azione.
In lingua italiana la ''[[transitività (linguistica)|transitività]]'' è una funzione grammaticale<ref name=Sensini239>Sensini, 2009, cit., p. 239.</ref> che si applica al [[verbo]]. Il suo contrario è la ''intransitività'' ( cioè ''non'' transitività).
Troviamo quindi verbi transitivi e verbi intransitivi
===Verbi transitivi===
Sono detti transitivi <ref>Il termine "transitivo" deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''transitivus'', dal verbo ''transire'', che significa "passare al di là" : cfr. Sensini, 2009, cit., p. 237.</ref> i verbi che esprimono un'azione, compiuta da un soggetto, che ricade direttamente su un complemento oggetto: passa direttamente dal soggetto all' oggetto.
Esempio: Lancillotto ama Ginevra.
Riguardo al significato, veniamo a sapere che l'azione - "amare" - nasce da Lancillotto e ricade su Ginevra e cioè passa direttamente da Lancillotto a Ginevra; graficamente vediamo che tra "Lancillotto" e "Ginevra" c'è solo il legame della voce verbale "ama", nessuna preposizione.
 
Con un verbo transitivo possiamo costruire una proposizione, o frase, in '''forma attiva''' ma anche in '''forma passiva'''.
Con un verbo transitivo abbiamo due (o più) argomenti <ref>Serianni, 2010, cit., p. 239.</ref>: il soggetto e il complemento oggetto (o diretto), in questo caso Lancillotto e Ginevra; con una frase voglio comunicare che Lancillotto si è innamorato della regina.
*'''Forma attiva''': Lancillotto '''ama''' Ginevra; in questo caso il soggetto compie l'azione io sto parlando di Lancillotto ed è Lancillotto, appunto, che compie l'azione di amare. Non parliamo dei sentimenti di Ginevra.
*'''Forma passiva''': Ginevra '''è amata''' da Lancillotto; in quest'altro caso, anche se la comunicazione è la stessa, il soggetto non compie l'azione, ma la subisce; infatti io sto parlando di Ginevra - soggetto- e Ginevra riceve l'amore di Lancillotto. Neanche qui parliamo dei sentimenti di Ginevra.
===Verbi intransitivi===
Si dicono intransitivi tutti i verbi non transitivi, e infatti l'aggettivo ''in''transitivo si ottiene semplicemente con l'aggiunta del prefisso privativo ''in'' che significa ''non''. Possono esprimere
*una condizione del soggetto, per esempio esistere, gioire, impallidire. In questi casi il verbo non rappresenta un'azione vera e propria, ma piuttosto un modo di essere o di stare in un particolare momento;
*un'azione che non prevede un oggetto, come per esempio abbaiare, arrivare, partire. In questi casi il verbo rappresenta un'azione vera e propria che però si esaurisce nel soggetto: '' il cane abbaia'', ma può essere rivolta verso un obiettivo esterno purché introdotto da una preposizione (complemento indiretto): il cane abbaia '''agli''' intrusi, Francesco parte '''da''' Padova.
Non c'è, in ogni caso, un complemento oggetto.
Come si vede, un verbo intransitivo ha solo un [[Argomento (linguistica)|argomento]], il soggetto, <ref>mentre in proposizioni che usino verbi transitivi possono presentarsene un numero maggiore vedi Serianni, 2010, cit., p. 239.</ref> di conseguenza può avere una sola costruzione e apparire esclusivamente nella '''forma attiva'''. Non si potrà mai dire ''gli intrusi sono abbaiati dal cane'' o ''Padova è partita da Francesco''.
=== Verbi intransitivi e anche transitivi===
Alcuni verbi intransitivi possono, a volte, reggere un [[complemento oggetto interno]] e '''diventare transitivi'''.
Esempi:''Giocare un gioco pericoloso'', ''Correre una corsa campestre''. Come si può vedere, questo particolare complemento oggetto, complemento oggetto interno, è rappresentato da un nome con la stessa radice del verbo: gioc-''are'' e ''gioc-o''.
Il verbo intransitivo può diventare transitivo anche quando il complemento oggetto è legato proprio a quel verbo in modo inequivocabile. Esempi:''Vivere una vita felice'', ''Piangere lacrime amare'',
''Dormire il sonno del giusto'', ''Giocare una mano a briscola''. Il complemento risulta in questi casi "strettamente collegato al verbo sul piano semantico"<ref name=Sensini239/>.
 
==Aspetto verbale==