Storia d'Italia: differenze tra le versioni
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→La sottomissione degli Stati italiani fra XVI e XIX secolo: citare la fonte in voce, non nel campo oggetto |
→La sottomissione degli Stati italiani fra XVI e XIX secolo: Giuseppe Tassini storico limitato al veneto e wiki non è ne guiness dei primati ne podio di medagliette discutibili come attribuzione |
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{{citazione|Alla fine del [[XV secolo|secolo XV]] i signori delle nazioni francese, tedesca e spagnola furono tentati dall'opulenza meravigliosa dell'Italia, dove il saccheggio di una sola città prometteva loro a volte più ricchezze di quante ne potessero strappare a milioni di sudditi. Con i più vani pretesti essi invasero l'Italia che, per quaranta anni di guerra, fu di volta in volta devastata da tutti i popoli che poterono penetrarvi. Le esazioni di questi nuovi barbari fecero infine scomparire l'opulenza che li aveva tentati.|[[Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi|J. C. Sismondo de Sismondi]], ''Storia delle repubbliche italiane'', 1832, trad. it. di Alfredo Salsano, Torino, Bollati Boringhieri, 1996, pp. 3-34}}
Nel 1494 in Italia i principali stati
Il [[1494]] segna la fine della politica dell'equilibrio e l'inizio di quel lungo periodo di conflitti che va sotto il nome di ''[[guerre d'Italia]]'' e che terminano nel 1559. Secondo una fortunata formula storiografica, questa data coincide con la ''fine della libertà italiana'': la Penisola cade sotto l'egemonia delle potenze straniere (prima la [[Francia]], poi la [[Spagna]] e infine l'[[Austria]]), una soggezione dalla quale si libererà solo nel [[XIX secolo]] con gli esiti delle [[guerre d'indipendenza italiane|guerre di indipendenza italiane]].
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