Pianura Padana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 103533783 di 82.58.39.198 (discussione) - Vandalismo
Etichetta: Annulla
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura
Riga 135:
Intorno al IX secolo a.C. nella parte nord-orientale della pianura Padana giunse il popolo dei [[Veneti]].<ref>Cfr. Marina De Franceschini, ''Le ville romane della X regio: (Venetia et Histria)'', 1998, p. 67; Luisa Brecciaroli Taborelli, ''Forme e tempi dell'urbanizzazione nella Cisalpina (II secolo a.C.-I secolo d.C.). Atti delle Giornate di studio (Torino, 4-6 maggio 2006)'', 2007, p. 61.</ref> Essi, di probabile origine [[Asia Minore|asiatica]] (forse giunti dalla [[Paflagonia]], in quanto probabili discendenti degli [[Eneti]])<ref>Cfr. Giulia Fogolari, Aldo Prosdocimi, Mariolina Gamba, ''I veneti antichi: lingua e cultura'', 1998, p. 17; Fabio Mora, ''Il pensiero storico-religioso antico: autori greci e Roma'', vol. 1, 1995, p. 138; Angela Ruta Serafini, ''Este preromana: una città e i suoi santuari'', 2002, p. 51.</ref> trovarono già insediati nel medesimo sito le popolazioni dette degli [[Euganei]], che a seguito dell'arrivo del nuovo ''ethnos'' cercarono rifugio nelle valli delle [[Alpi orientali]].<ref>Cfr. Rinaldo Fulin, Riccardo Predelli, ''Archivio veneto'', 1967, p. 161.</ref>
 
La prima frequentazione ellenica dell'alto Adriatico si fa risalire alla [[civiltà micenea]] (anteriore al [[X secolo a.C.]])<ref>Cfr. [[Lorenzo Braccesi]], ''Grecità adriatica'', 2001, p. 48; Andrea Debiasi, ''L'epica perduta: Eumelo, il Ciclo, l'occidente'', 2004, p. 220.</ref> e prosegue con la navigazione degli [[Eubea|euboici]].<ref>Cfr. autori su argomento citati in ''Ambra. Dalle rive del Baltico all'Etruria'' (Simonetta Massimi, Maria Letizia Arancio), 2012, p. 52, n. 3.</ref> Qui inoltre, si stostiene, vennero ambientate molte delle arcaiche leggende dei [[Antichi Greci|Greci]] (come parte della saga degli [[Argonauti]]<ref>Cfr. ''Preistoria e protostoria dell'alto Adriatico'', 1991; Lorenzo Braccesi, ''I Greci delle periferie: dal Danubio all'Atlantico'', 2003, p. 51; Benedetta Rossignoli, ''L'Adriatico greco: culti e miti minori'', 2004.</ref> e dell'''[[Odissea]]'' di [[Omero]]<ref>Cfr. Lorenzo Braccesi, Benedetta Rossignoli, ''Gli Eubei, l'Adriatico e la geografia dell'Odissea'', «RFIC» 127, 1999, 176-181; Mario Luni, ''I Greci in Adriatico nell'età dei kouroi'', 2007, p. 103.</ref>), risalenti ad un lasso di tempo che si stima vada dal [[IX secolo a.C.|IX]] agli inizi dell'[[VIII secolo a.C.]] I primi contatti dei Greci con gli Adriatici precedettero quindi l'arrivo e l'influenza degli Etruschi sulla pianura padana (la formazione della cultura etrusca si data alla seconda metà dell'VIII secolo a.C., mentre la colonizzazione della cosiddetta [[Etruria padana]] ebbe la sua fase maggiore solo nel [[VI secolo a.C.]]<ref>Cfr. le date in Jean-Marc Irollo, ''Gli Etruschi: alle origini della nostra civiltà'', 2008, p. 54; Rassegna gallaratese di storia e d'arte, Pietro Cafaro, ''Spazi. Economie, comunità, archeologie: Economie, comunità, archeologie'', 2014, p. 14.</ref>). Gli Etruschi furono a loro volta testimoni di un nuovo arrivo nella valle del Po: l'avvento gallico. La prima invasione gallica si data al [[IV secolo a.C.]]; i [[Siracusani nell'alto Adriatico|Greci di Siracusa]] giunsero nel delta padano a seguito di ciò.<ref>Cfr. ''Prometheus'', vol. 14-15; 1988, p. 221.</ref>
 
=== Età romana ===