Bonacolsi: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Le origini ===
Molto controverse sono le origini della famiglia. Erano forse originari del [[Provincia di Modena|modenese]] o di [[Ferrara]]<ref>Cfr. voce e biografie di alcuni esponenti in F. Predari (a cura di), ''Dizionario biografico universale'', vol. I, Milano 1865, [http://books.google.it/books?id=DQxFAAAAYAAJ&pg=PA211 p. 211]</ref>. Il [[Pompeo Litta|Litta]] si dice scettico sulle origini modenesi del casato, indicandone come [[Barardo dei Bonacolsi|Berardo Bonacolsi]] il capostipite<ref>Pompeo Litta, ''Bonacolsi di Mantova'', Ferrario, 1824.</ref>."Dai documenti Notizie Storiche di Mantova Libro XII a pag.211 viene citato un certo Azzo Bonacorsi che assieme a Rotario Casaloldi, Vulpio Agnelli e Uberto Avogadri furono inviati dalla Città di Mantova al Bondeno ,presso l'isola di San Benedetto a incontrare Matilde di Canossa per fare atto di sottomissione dopo oltre ventiquattro anni di libero comune ,correva l'anno 1115 Ad Azzo definito Nobile Mantovano successe un figlio di cui non si sa il nome ,che comunque sembrerebbe il padre di Ottobono , padre di Gandolfo" Molti storici hanno invece individuato in [[Ottobuono de Bonacosa]] il capostipite del casato<ref>{{cita|Sorrentino|pp. 50-51.|cidSorrentino}}</ref>. La prima testimonianza della loro presenza nella città di [[Mantova]] risale al [[1168]]: un [[manoscritto|documento]] lo citava dimorante, con il figlio [[Gandolfo dei Bonacolsi|Gandolfo]], nel quartiere [[San Martino]], in contrada [[Sant'Egidio]]. Circa il luogo preciso di origine, esso sarebbe da individuare in Carzédole, l'attuale [[Villa Garibaldi (Roncoferraro)|Villa Garibaldi]] di [[Roncoferraro]]<ref>{{cita|Sorrentino|p. 51.|cidSorrentino}}</ref>.
 
Gandolfo, che avrebbe ricoperto numerose cariche nel comune di Mantova, ebbe a sua volta"diversi eredi di cui" un erede, [[Martino dei Bonacolsi|Martino]], che fu poi il padre di [[Pinamonte de' Bonacolsi|Pinamonte]].<br />Nel periodo della lotte tra [[Ghibellini]] e [[Guelfi]]<ref>Mantova, sino all'avvento di Pinamonte, era una potente roccaforte guelfa.</ref>, il governo comunale entrò in crisi ed egli seppe approfittarne, portando nel [[1273]] il suo casato al potere. In una situazione politica intricata, grazie ad alleanze mirate, una su tutte quella con i [[Casalodi|Casaloldi]], riuscì in maniera praticamente indolore a trasportare la città dall'ordinamento comunale alla [[Sovrani di Mantova|Signoria]].
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L'origine della [[Bonacossi (famiglia)|famiglia Bonacossi]] di [[Ferrara]] potrebbe dirivare da [[Tagino dei Bonacolsi]], esponente della famiglia Bonacolsi di Mantova, che ivi si rifugiò e morì nel [[1302]]<ref>{{cita|Sorrentino|p. 52.|cidSorrentino}}</ref>. Appartenne a questo ramo Elena Bonaccorsi, madre di [[Girolamo Savonarola]].<ref>[https://books.google.it/books?id=vvgNAQAAIAAJ&q=Elena+Bonaccorsi+savonarola&dq=Elena+Bonaccorsi+savonarola&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjq96WggerYAhULy6QKHewrDWYQ6AEIPzAF Savonarola, l'illuminato di Dio.]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=DPWqntk9AWUC&pg=PA17&lpg=PA17&dq=Elena+Bonaccorsi+savonarola&source=bl&ots=hVjN1Q1DDv&sig=pmHGkq52LlwIclN7-gCn-jlGEjg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjejoaDgurYAhVPDOwKHcAoCHI4ChDoAQgtMAA#v=onepage&q=Elena%20Bonaccorsi%20savonarola&f=false Girolamo Savonarola, il frate che sconvolse Firenze.]</ref>
 
Il legame tra le due famiglie è stato oggetto di diversi studi e ricerche, che hanno portato a tesi divergenti. Nel [[1685]] l'[[imperatore]] [[Leopoldo I d'Asburgo]] concesse a Giacomo Poleni ed ai nipoti Angelo e Alessandro Bozza i titoli di [[marchese]] e [[conte]] di San Michele Arcangelo e di cavaliere del [[Sacro Romano Impero]]. Tali titoli furono poi trasmessi ai Bonacossi tramite Eugenia Bozza, moglie di Anton Maria Bonacossi, che non avendo discendenti diretti li lasciò in eredità ai nipoti del marito. Il ramo tuttora esistente dei Bonacossi discende da uno dei nipoti di Anton Maria, Pinamonte. Giovanni, figlio di Pinamonte, ebbe un figlio Taino (1883), che a sua volta ebbe le figlie Bonacolsa (1921) e Franca (1926), moglie di Filippo Orsini.<ref name="siusa">{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodfamiglia&Chiave=31042&RicPag=7&RicSez=prodfamiglie&RicVM=indice&RicTipoScheda=pf|titolo=Bonacossi|sito=Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=19 marzo 2018}}</ref>
 
== Arma ==