Ippolito di Roma: differenze tra le versioni

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Ippolito fu il più importante teologo ed il più prolifico scrittore cristiano dell'era precostantiniana. Nonostante ciò la sua copiosa produzione ha avuto un destino avverso. La maggior parte dei suoi scritti sono andati perduti o ci sono giunti solo attraverso dei frammenti, mentre altri sono arrivati fino a noi solo nelle traduzioni in lingue orientali e slave. Ciò fu dovuto al fatto che il santo scriveva in greco e quando il greco non venne più compreso a Roma, i romani persero interesse verso questo autore, mentre ad Oriente, dove la gente ancora lo comprendeva, rimase un autore molto famoso.
 
I suoi trattati esegetici furono numerosi: scrisse commentari su molti libri dell'antico e del nuovo testamento, di molti dei quali rimangono solo frammenti. Tuttavia, il trattato sul [[Cantico dei Cantici]] ci è probabilmente giunto nella sua interezza <ref>{{cita libro|||Werke des Hippolytus|1897| Bonwetsch|| pp= 343 e segg.|cid=Werke des Hippolytus}}</ref>, parimenti a quello sul [[Libro di Daniele]] in quattro volumi <ref>{{cita libro|||Werke des Hippolytus|1897| Bonwetsch|| pp= 2 e segg.}}</ref>). Di altre otto delle sue opere, che trattano soggetti dogmatici ed apologetici, si conosce solo il titolo, mentre un'altra ci è giunta per intero in lingua greca: si tratta del “De Anticristo”.
 
Delle sue polemiche contro gli eretici, l'opera più importante è il ''Philosophumena'', il cui titolo originale è Κατὰ πασῶν αἱρέσεως ἔλεγχος (in latino, ''Refutatio omnium haeresium''), ma è conosciuta anche come Elenchos, o Confutazione di tutte le eresie.
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* ''Die altesten Quellen des orientalischen Kirchenrechts'', I, in ''Texte und Untersuchungen'', VI, a cura di Achelis, Leipzig, 1891, 4
* Hippolytus, ''Contra haeresin Noeti cujusdam'' in ''Patrologiae''. Cursus completus, Series graeca, T.X, a cura di J.-P. Migne, Paris, Bibliothecae Cleri universae, coll. 803 sgg., 1857.
* {{de}} Hippolytus, ''Werke'', a cura di da G. N. Bonwetsch, Leizig 1897 (seconda edizione interamente riveduta da Marcel Richard, Berlino, Akademie Verlag, 2000).
* {{fr}} Hippolytus, ''Commentaire sur Daniel'', testo greco e traduzione francese a cura di Maurice Lefèvre, Paris, Éditions du Cerf, 1947.
* {{fr}} Hippolytus, ''Sur les bénédictions d'Isaac, de Jacob et de Moïse'', testo greco, versioni armena e georgiana, traduzione francese di Maurice Brière e Louis Mariès, Paris, Firmin-Didot, 1954-1957.