Luce: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 103737582 di 5.171.138.46 (discussione)
Etichetta: Annulla
Riga 22:
=== Teoria ondulatoria ===
[[Image:Christiaan Huygens-painting.jpeg|thumb|[[Christiaan Huygens]].]]
Formulata da [[Christiaan Huygens]] nel [[1678]], ma pubblicata solo nel [[1690]] nel ''Traité de la Lumière'', la luce veniva vista come un'[[onda]] che si propaga in un mezzo, chiamato [[Etere (fisica)|etere]], in maniera del tutto simile alle onde del [[mare]] o a quelle [[acustica|acustiche]]. Si supponeva che l'etere pervadesse tutto l'[[universo]] e fosse formato da microscopiche particelle elastiche. La teoria ondulatoria della luce permetteva di spiegare numerosi fenomeni: oltre alla [[riflessione (fisica)|riflessione]] ed alla [[rifrazione]], [[Christiaan Huygens|Huygens]] riuscì infatti a spiegare anche il fenomeno della [[birifrangenza]] nei [[cristallo|cristalli]] di [[calcite]].
 
Nel [[1801]] [[Thomas Young]] dimostrò come i fenomeni della [[diffrazione]] (osservata per la prima volta da [[Francesco Maria Grimaldi]] nel [[1665]]) e dell'[[interferenza (fisica)|interferenza]] fossero interamente spiegabili dalla teoria ondulatoria e non lo fossero dalla [[teoria corpuscolare della luce|teoria corpuscolare]]. Agli stessi risultati arrivò [[Augustin-Jean Fresnel]] nel [[1815]]. Nel [[1814]] [[Joseph von Fraunhofer]] fu il primo ad investigare seriamente sulle righe di assorbimento nello [[Spettro (astronomia)|spettro]] del Sole, che vennero esaurientemente spiegate da [[Gustav Robert Kirchhoff|Kirchhoff]] e da [[Robert Bunsen|Bunsen]] nel [[1859]], con l'invenzione dello [[spettroscopio]]. Le righe sono ancora oggi chiamate [[linee di Fraunhofer]] in suo onore.
 
Il fatto che le onde siano capaci di aggirare gli ostacoli mentre la luce si propaga in linea retta (questa proprietà era già stata notata da [[Euclide]] nel suo ''Optica'') può essere facilmente spiegato assumendo che la luce abbia una [[lunghezza d'onda]] microscopica.
 
Al contrario della teoria corpuscolare, quella ondulatoria prevede che la luce si propaghi più lentamente all'interno di un mezzo che nel vuoto.