Giorgio Levi Della Vida: differenze tra le versioni

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In quegli anni redasse, con la consueta altissima competenza, numerosi lemmi dell'''[[The Encyclopaedia of Islam|Encyclopaedia of Islam]]'', il massimo repertorio enciclopedico della cultura [[islam]]ica, redatto in massima poarte dai principali esperti accademici occidentali.
 
Dopo la promulgazione delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]], il 22 settembre 1939 lasciò forzatamente i suoi incarichi in patria e s'imbarcò a Napoli, sulla nave ''Vulcania'', alla volta degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], giungendo il 3 novembre del [[1939]] a [[PhiladelphiaFiladelfia]]. Qui svolse il suo insegnamento, in seguito a una proposta iniziale di durata biennale, presso la [[Università della Pennsylvania]] a [[Filadelfia]], rifiutando il prolungamento dell'incarico quando, al termine della guerra, preferi tornare in Italia il 12 ottobre del 1945. A Roma riprese quindi il suo insegnamento accademico, dopo essere stato reintrodotto nei ruoli universitari.
 
Deluso dagl quadro politico dell'immediato secondo dopoguerra, tornò però ancora a insegnare presso l'[[Università della Pennsylvania]] dal [[1946]] al [[1948]], e qui ebbe tra i suoi studenti [[Noam Chomsky]]<ref>{{Cita web|url = http://isreview.org/issue/97/institutional-imperatives-and-neoliberal-madness|titolo = Institutional imperatives and neoliberal madness {{!}} International Socialist Review|accesso = 6 febbraio 2016|sito = isreview.org}}</ref>, prima di stabilirsi definitivamente nella capitale italiana. All'[[Sapienza Università di Roma|Università La Sapienza]] gli fu affidata la cattedra di ''Storia e istituzioni musulmane'' (dal [[1954]] ''Islamistica'') che tenne con indiscusso magistero, riconosciutogli unanimemente dai suoi colleghi italiani e stranieri, fino al suo pensionamento nel [[1959]]. Nel [[1947]] fu anche eletto socio dell'[[Accademia dei Lincei]]. Morì a Roma il 25 novembre nel [[1967]] all'età di 81 anni, dopo una lunga malattia.