Metallo: differenze tra le versioni
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I metalli hanno esercitato un'influenza significativa sulla [[Storia dell'uomo|storia]] del genere umano, le cui epoche di sviluppo sono state contrassegnate di volta in volta da quello in vigore in ognuna di esse, ad esempio come [[età del ferro]], del [[età del rame|rame]], ecc.<ref>[http://www.labiolca.it/i-quattro-elementi-mainmenu-49/447-la-terra-10 I metalli: caratteristiche].</ref>
Anticamente, nell'ambito della teoria dei [[Elementi (filosofia)|quattro elementi]] propria della [[filosofia della natura]], i metalli erano considerati appartenenti all'elemento [[terra (elemento)|terra]], ma a differenza dei normali materiali terrosi, come pietre e cristalli, erano ritenuti partecipi anche delle qualità del [[fuoco (elemento)|fuoco]] per via della loro lucentezza e trasmissibilità [[calore|calorica]].<ref>Jean-Pierre Reymond, ''Dalla terra e dal fuoco: i metalli'', trad. it. di G. Lughi, EL, 1989.</ref> L'[[alchimia]] ne studiò le proprietà, anche simboliche, riconducendo ognuno di essi ad un [[archetipo|principio primo]], e scoprendo un legame con i [[Pianeta (astrologia)|sette pianeti]] allora conosciuti dell'[[astrologia]], dei quali si è rilevato come la diversa [[velocità angolare]] con cui si spostano nel cielo corrisponde alla differenza di [[conduttività termica|conduttività]] dei relativi metalli.<ref>John Martineau, ''Piccolo libro delle coincidenze'', in AA.VV., ''Quadrivium. Numero, geometria, musica, astronomia'', pp. 304-305, Sironi Editore, 2011.</ref> Ogni pianeta venne posto così a governo di un particolare metallo secondo i seguenti abbinamenti: [[Sole (astrologia)|Sole]] – [[oro]] ({{simbolo|Sun symbol.svg}}), [[Luna (astrologia)|Luna]] –
Successivamente, gli alchimisti arabi e [[Medioevo|medievali]] pervennero all'insegnamento che tutti i metalli del mondo sublunare fossero composti, in senso metaforico, del principio maschile dello [[zolfo (alchimia)|zolfo]], responsabile della facoltà combustibile, e di quello femminile del [[mercurio (alchimia)|mercurio]], loro madre archetipica e portatrice della caratteristica della liquidità, della volatilità, e della capacità di fusione. La possibilità di un'evoluzione personale dell'alchimista era posta in [[analogia (filosofia)|analogia]] alla convinzione che tutti i metalli presenti nelle viscere della terra fossero destinati a diventare [[oro]], attraverso le opportune trasmutazioni, combinazioni di calore, ed eliminazione delle scorie.<ref>Anna Maria Partini, ''Athanasius Kircher e l'Alchimia: Testi scelti e commentati'', pp. 94-96, Mediterranee, 2004.</ref>
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=== Classificazione chimica ===
I metalli possono essere classificati in base al proprio comportamento chimico. In questo caso si ritrovano i raggruppamenti tipici della tavola periodica: [[Metalli del blocco p|metalli]], [[
=== Metalli leggeri, pesanti, superpesanti ===
Una classificazione ampiamente utilizzata è quella che distingue tra metalli leggeri, pesanti e superpesanti. Tuttavia non esiste una rigorosa definizione di questi tre gruppi da parte della IUPAC o di organismi simili. In numerosi articoli e pubblicazioni scientifiche i termini "leggero", "pesante" e "superpesante" vengono utilizzati senza darne una chiara definizione o si danno definizioni in contrasto tra loro basate sulla densità, sul peso atomico o su altre proprietà chimiche.<ref name="meaningless" /> Ad esempio, mentre in molti libri si parla di metalli quali il [[bario]], il [[lantanio]] e il [[cerio]] come di metalli pesanti,<ref>{{Cita libro|nome=Crompton, T. R. (Thomas|cognome=Roy)|titolo=Determination of metals and anions in soils, sediments, and sludges|url=https://www.worldcat.org/oclc/45743314|accesso=2019-03-19|data=2001|editore=Spon Press|p=359|OCLC=45743314|ISBN=041523882X}}</ref> in alcuni articoli si parla degli stessi elementi come di metalli superpesanti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Yu. N.|cognome=Vodyanitskii|data=2011-02|titolo=Soil contamination with emissions of non-ferrous metallurgical plants|rivista=Eurasian Soil Science|volume=44|numero=2|p=218|accesso=2019-03-19|doi=10.1134/s1064229311020177|url=http://dx.doi.org/10.1134/s1064229311020177|nome2=I. O.|cognome2=Plekhanova|nome3=E. V.|cognome3=Prokopovich}}</ref>
[[File:Alufelge.jpg|sinistra|miniatura|127x127px|Un cerchione per autovettura realizzato in lega di alluminio, una lega leggera.]]
In metallurgia vengono chiamati ''metalli leggeri'' quegli elementi che possono essere utilizzati in combinazione ad altri materiali per renderli più leggeri pur preservandone le buone caratteristiche strutturali, detti [[
[[File:Lead shielding.jpg|miniatura|Blocchi di piombo utilizzati per schermare del materiale radioattivo. Il piombo è considerato un metallo pesante.]]
Spesso all'aggettivo ''pesante'' è associato il concetto di tossicità (probabilmente dovuta all'espressione ''avvelenamento da metalli pesanti''), anche se di per sé la [[densità]] di un metallo non ha un legame diretto con effetti sul corpo umano. La tossicità di una qualunque sostanza dipende dalla sua natura (esatto composto chimico) e dalla sua quantità. Un [[composto chimico]] può essere tossico pur essendo formato da atomi di [[elemento chimico|elementi chimici]] che presi singolarmente non sono tali, e viceversa. Inoltre una certa sostanza può essere ben tollerata o addirittura necessaria se al di sotto di una certa quantità. Infine la tossicità dipende dalla combinazione e sinergia con altri elementi. Metalli indicati come "pesanti" messi tipicamente in correlazione alla loro tossicità e bioaccumulazione nella catena alimentare sono: [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]], [[cromo]], [[cadmio]], [[arsenico]], [[piombo]]<ref name="meaningless" /> e recentemente [[uranio]]<ref>[http://www.ieer.org/sdafiles/vol_5/5-2/deararj.html What is DUF6? Is it dangerous and what should we do with it?]</ref>.
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=== Metalli vili, metalli nobili e metalli preziosi ===
In metallurgia e in chimica si parla di ''[[
=== Metalli ferrosi e non ferrosi ===
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