Guelfi e ghibellini: differenze tra le versioni

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Ovviamente, gli interessi delle due città erano da tempo in conflitto, sia per questioni economiche che di pura egemonia sul territorio. Nella prima metà del XIII secolo, i confini fiorentini, infatti, si spingevano a sud fino a pochi chilometri da Siena. La rivalità economica si traduceva anche in una rivalità politica. A Firenze avevano la supremazia i guelfi, che sostenevano il primato papale, mentre a Siena il partito predominante era quello ghibellino, alleato dell'Imperatore, che in quel periodo era il re di Sicilia Manfredi di Svevia, figlio naturale di Federico II.
 
Un'ambasceria di fuoriusciti ghibellini, con a capo Manente, detto Farinata degli Uberti, corse in Puglia da Manfredi per ottenere un rinforzo di cavalieri tedeschi. Non ne ottennero che cento {{ln}}comandati dal vicario regio, il conte Giordano d'Agliano{{ln}}pur avendone richiesti più di mille. L'idea era che, una volta che le bandiere di Manfredi fossero state coinvolte nello scontro, questi sarebbe stato costretto a inviare ulteriori rinforzi.<ref>Villani, ''Nuova Cronica'', VII, LXXIV</ref>
 
La battaglia fu combattuta a Montaperti, pochi chilometri a sud-est di Siena, il 4 settembre 1260, tra le truppe ghibelline capeggiate da Siena e quelle guelfe capeggiate da Firenze.