Castelnuovo dell'Abate: differenze tra le versioni

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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
; '''[[Pieve dei Santi Filippo e Giacomo]]'''
[[File:Santi Filippo e Giacomo di Castelnuovo dell'Abate, 01.JPG|300pxupright=1.4|miniaturathumb|destra|La pieve dei Santi Filippo e Giacomo]]
La pieve dei Santi Filippo e Giacomo è il principale [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] del paese e sorge nel centro abitato, sulla [[piazza]]. Ricevette il titolo di [[pieve]] dall'antica chiesa dedicata a [[san Giovanni Battista]], situata a sud del borgo, documentata fin dall'[[VIII secolo]] e andata distrutta probabilmente nella prima metà del [[XIV secolo|XIV]]. L'attuale edificio è di epoca tardoromanica, periodo cui afferiscono il portale del lato destro e le due monofore che si aprono nel fianco sinistro.<ref>M. Frati, ''Centro e periferia. Sant'Antimo e l'applicazione dei modelli architettonici nel suo territorio'', in {{cita|A. Peroni, G. Tucci (a cura di)|p. 55.}}</ref> Esternamente caratterizzata da paramento murario in blocchi di [[travertino]], con [[facciata a capanna]], all'interno è a navata unica con soffitto a capriate. Nella [[chiesa (architettura)|chiesetta]] si trovava, sino agli [[1980|anni ottanta del Novecento]] la statua lignea medioevale della ''Madonna col Bambino'', patrona del paese, attualmente nell'[[abbazia di Sant'Antimo]]. In controfacciata, vi è una lunetta dipinta [[affresco|a fresco]] con il ''Beato Pietro Petroni'', di [[Ventura Salimbeni]].<ref name=Repetti_567/>
 
; Palazzetto dei Vescovi
[[File:Castelnuovo dell'Abate, palazzo 01.JPG|250px|miniaturathumb|sinistra|Il palazzetto dei Vescovi]]
Si trova lungo la principale arteria del paese, via Borgo di Mezzo, alla destra della pieve; La sua facciata, di impianto tardorinascimentale, è con pietre a vista cui si alternano elementi decorativi in pietra grigia, quali le bugne angolari, quelle che costituiscono le cornici delle finestre e del portone e i cornicioni. Alla famiglia Bellanti apparteneva anche il castello di Velona (o Verona), che sorge su un rilievo ad est del centro abitato.<ref name=Repetti_567/>
 
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; [[Abbazia di Sant'Antimo]]
[[File:Abbazia di Sant'Antimo - 11.jpg|300pxupright=1.4|miniaturathumb|destra|L'abbazia di Sant'Antimo]]
 
L'abbazia di Sant'Antimo è il monumento più importante del paese e sorge nella vallata a nord del centro abitato, nella valle dello Starcia.<ref>{{cita|R. Cappelli, F. Cerruto|pp. 3, 5.}}</ref> Secondo la leggenda sarebbe stata fondata dallo stesso [[Carlo Magno]], e nel [[814]] è documentata una cospicua donazione da parte di [[Ludovico il Pio]];<ref>{{cita web|url=http://www.antimo.it/abbazia.html|sito=antimo.it|accesso=30 dicembre 2017}}</ref> a questa fase iniziale appartengono l'antica chiesa a navata unica, poi adibita a [[sacrestia]] e decorata nel [[XIV secolo]] con affreschi monocromi con ''Scene della vita di San Benedetto'', e le pareti della sala capitolare, unici resti del complesso monastico.<ref>{{cita|A. Canestrelli|pp. 40-41.}}</ref> La chiesa attuale venne edificata a partire dal [[1118]] utilizzando [[travertino]] e [[alabastro]] dalle cave locali, da maestranze eterogenee, con influssi dell'architettura sacra contemporanea francese e del sud Italia;<ref>M. Frati, ''Il cantiere di Sant'Antimo: restauri, trasformazioni, fasi costruttive, scelte spaziali'', in {{cita|A. Peroni, G. Tucci (a cura di)|pp. 89-90.}}</ref> è a tre [[navata|navate]], senza [[transetto]], con [[deambulatorio]] e tre [[cappella radiale|cappelle radiali]] intorno all'[[abside]] semicircolare; al di sopra delle navatelle, vi è il [[matroneo]], che si apre irregolarmente sulla chiesa con delle ampie [[bifora|bifore]], dei quali quello di destra venne riadattato nel [[XV secolo]] ad appartamento abitabile.<ref>{{cita|D. Negri|pp. 358-360.}}</ref> Alle spalle dell'altare maggiore, si trova un grande ''Crocifisso'' in legno scolpito e dipinto in policromia, databile al [[1200]] circa, mentre al di sotto del presbiterio vi è una piccola cripta a pianta quadrangolare.<ref>{{cita|R. Cappelli, F. Cerruto|pp. 28, 31.}}</ref>