Papa Benedetto XVI: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 87.0.133.157 (discussione), riportata alla versione precedente di Gianfranco
Etichetta: Rollback
Riga 439:
{{citazione|Prendere la parola in questo luogo di orrore, di accumulo di crimini contro [[Dio]] e contro l'uomo che non ha confronti nella storia, è quasi impossibile – ed è particolarmente difficile e opprimente per un [[cristiano (religione)|cristiano]], per un Papa che proviene dalla Germania. In un luogo come questo vengono meno le parole, in fondo può restare soltanto uno sbigottito silenzio – un silenzio che è un interiore grido verso Dio: Perché, Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo? È in questo atteggiamento di silenzio che ci inchiniamo profondamente nel nostro intimo davanti alla innumerevole schiera di coloro che qui hanno sofferto e sono stati messi a morte; questo silenzio, tuttavia, diventa poi domanda ad alta voce di perdono e di riconciliazione, un grido al Dio vivente di non permettere mai più una simile cosa.}}
 
=== La globalizzazione e le migrazioni===
Durante la messa dell'[[Epifania]] del gennaio 2008 papa Benedetto XVI asserì che «non si può dire infatti che la globalizzazione sia sinonimo di ordine mondiale, tutt'altro» ed aggiunse «i conflitti per la supremazia economica e l'accaparramento delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di costruire un mondo giusto e solidale».<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/benedettoxvi-18/messa-epifania/messa-epifania.html Il Papa contro la globalizzazione, Repubblica 6 gennaio 2008]</ref>
 
Per quanto concerne il tema globale delle emigrazioni massicce dai Paesi in via di sviluppo, Ratzinger ha affermato più volte la necessità di garantire alle persone non solo il diritto a emigrare ma anche quello, ritenuto primario, a non emigrare. Il “diritto a non emigrare” è, in concreto, il diritto per i potenziali migranti e i loro Paesi di provenienza a un rispetto omnicomprensivo capace di prevenire il loro stato di indigenza prima ancora che di limitarne le conseguenze, l’invito a una reale cooperazione tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo per ridurre le disuguaglianze globali<ref>Andrea Muratore, [http://www.occhidellaguerra.it/global-compact-sui-migranti-non-tutela-diritto-non-emigrare/ ''Il Global Compact sui migranti non tutela il diritto a non emigrare''], Gli Occhi della Guerra, 15 novembre 2018</ref>. Tale concezione fu espressa in maniera dettagliata da Ratzinger pochi mesi prima delle sue dimissioni dal soglio pontificio, in occasione del messaggio sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 2013 inviato il 12 ottobre 2012, egli scrisse che "nel contesto socio-politico attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il Beato Giovanni Paolo II che diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione"<ref>[https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/messages/migration/documents/hf_ben-xvi_mes_20121012_world-migrants-day.html ''Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza''], 12 ottobre 2012</ref>.
 
== Relazioni con le altre comunità religiose ==