Fenomeno delle voci elettroniche: differenze tra le versioni
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Altre spiegazioni sono date ad esempio dalla manipolazione autosuggestiva da parte dello sperimentatore della strumentazione di cui si avvale.
Un fenomeno molto noto si verifica quando su di un nastro magnetico di modesta qualità si ha una magnetizzazione impressa con una notevole differenza di dinamica, per esempio un brano recitato a bassissimo livello in entrata nel registratore seguito da un repentino innalzamento del volume del microfono. Dalla data di incisione a quella di riascolto del nastro potrebbero presentarsi dei fenomeni di [[Diafonia|migrazione magnetica]] fra spira e spira in modo da sciupare il documento audio. Prima dell'avvento di sistemi di registrazione digitali era infatti un inconveniente notissimo e molto temuto da chi gestiva le audioteche di notevole valore documentale (come per esempio l'Archivio storico della RAI - Radiotelevisione italiana). Il fenomeno comporta ovviamente un (apparente) sfasamento temporale di frasi, musiche prima e dopo il loro logico presentarsi. In alcuni casi si può esperire pure un effetto di eco a mano a mano che una bobina si svolge e l'altra si riavvolge.
Troviamo ampie tracce di questo sfasamento temporale nei resoconti di Raudive, Jürgenson e altri sperimentatori a proposito del contenuto dei messaggi delle ''voci''.
Da molti decenni<ref>Non è possibile attribuire con la dovuta certezza né la paternità dello scopritore e né la prima data nella quale si manifestarono questi fenomeni.</ref> gli esperti radiotecnici, gli operatori professionisti degli impianti di telecomunicazione ed i radioamatori con predilezione per il [[radioascolto]] rilevano un fenomeno al quale è stato dato convenzionalmente il nome di "echi radio ritardati". Occorre puntualizzare che il termine ''ritardati'' fa riferimento a uno sfasamento spaziale e temporale del contenuto della comunicazione che per la sua entità non trova tuttora spiegazione. Questi echi non vanno confusi con quelli che si verificano per percorsi multipli dell'onda [[Ionosfera|jonosferica]] come per esempio si potrebbe manifestare con facilità nelle più fredde giornate dell'anno durante i periodi di intensa attività solare e per stazioni poste a notevole distanza dal ricevitore. In tali frangenti si hanno in genere due percorsi: uno verso l'est e l'altro verso l'ovest i quali "battendo" generano una eco di frazioni di secondo.
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