Papa Pio II: differenze tra le versioni

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== Opere ==
==== I ''Commentarii'' ====
[[File:Euryalus Sends His First Letter to Lucretia - Google Art Project.jpg|left|thumb|Anonimo, ''Eurialo manda la sua prima lettera a Lucrezia'', 1460-1470, [[Jean Paul Getty Museum]]. L'episodio è tratto dal ''Historia de Duobus Amantibus'' di Enea Silvio Piccolomini.]]
Papa Pio fu un autore versatile e prolifico, uno dei più grandi umanisti del '400. La sua opera più importante sono i ''Commentarii rerum memorabilium quae temporibus suis contigerunt ''(cioè ''I Commentari delle cose memorabili che accaddero ai suoi tempi''), la cui stesura lo impegnò negli anni 1462-1463<ref>{{Cita libro|autore = Giulio Cappelli|titolo = L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla|anno = |editore = |città = |p = 220}}</ref>. Scritti in terza persona come i ''Commentarii ''cesariani, sono divisi in 12 libri<ref>Come l'Eneide</ref> e hanno come scopo principale quello di celebrare la figura del pontefice, dipingendolo come uomo retto e prodigo nei confronti dei bisogni della cristianità<ref name=":8">{{Cita libro|autore = |titolo = Giulio Cappelli|anno = L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla|editore = |città = |p = 222}}</ref>. I ''Commentarii ''non si limitano però ad un mero narcisismo autocelebrativo: il Piccolomini descrive il mondo in cui vive, i suoi viaggi, le abitudini degli uomini che ha incontrato, dandoci così un potente affresco della società rinascimentale<ref>{{Cita libro|autore = G. Cappelli|titolo = L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla|anno = |editore = |città = |p = 220}}</ref> da un lato; dall'altro, hanno anche la finalità di esortare i cristiani alla riscoperta della propria fede, spronandoli alla riscossa<ref name=":8" />. Stefan Bauer così commenta le finalità dell'opera<ref name=":6">{{Cita web|autore = Stefan Bauer|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/enea-silvio-piccolomini_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Politica%29/|titolo = Enea Silvio Piccolomini in Il Contributo italiano alla storia del pensiero-politica|accesso = |data = }}</ref>:
{{Citazione|Piccolomini vi ripercorre la propria vita, giustificando le sue azioni e fissando un'immagine virtuosa di sé sia come politico, sia come pontefice}}Pubblicati nel [[1584]]<ref name=":6" /> (oltre un secolo dopo), essi furono attribuiti a tal Gobelinus (ossia Giovanni Gobelino, un parente tedesco dei Piccolomini), che ne fu in realtà soltanto il [[amanuense|copista]]. L'edizione fu curata dall'[[arcivescovo di Siena]] Francesco Bandini ([[1529]]-[[1588]]), che alterò pesantemente l'opera, mutilandola dei passi più scabrosi e scandalosi e modificandone lo stile. Numerosi passaggi soppressi all'epoca della pubblicazione sono stati pubblicati nella ''Transazione'' dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] da Giuseppe Cugnoni, assieme ad altre opere inedite, nel 1984<ref name=":6" />. I ''Commentari'' di Pio sono una lettura di notevole valore storico.
 
==== Altre opere ====
* ''De Europa'' (1458): abbozzo di un trattato geopolitico dal sapore internazionale<ref name=":5" />.
* ''Germania ''(1457): descrizione geo-politica del Sacro Romano Impero sul modello della ''Germania ''di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], estremamente dettagliata grazie ai viaggi diplomatici compiuti dal Piccolomini nei territori imperiali<ref name=":5" />.