Musicoterapia: differenze tra le versioni

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Il tecnico di musicoterapia deve prestare attenzione a non sovrapporsi con il suo operato ad altre figure professionali al fine di evitare conflittualità operative nell'équipe; in particolare il tecnico di musicoterapia non possiede gli elementi formativi per interpretare la comunicazione sonora sotto il profilo psicoterapico, ma essenzialmente sotto il profilo cognitivo-parametrico.
Per quanto riguarda l'aspetto riabilitativo il tecnico di musicoterapia può operare all'interno di una équipe nella quale siano presenti le figure sanitarie responsabili.
 
== Cenni storici ==
L'uso della musica a scopi terapeutici è documentato in numerose civiltà dal mondo antico ad oggi, prevalentemente all'interno di un modello di pensiero magico-religioso o sciamanico.
Il concetto di musicoterapia come disciplina scientifica si sviluppa solo all'inizio del secolo XVIII: il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del Settecento a cura di un medico musicista londinese, [[Richard Brocklesby]]. I primi esperimenti di musicoterapia in Italia furono attuati nel ''Morotrofio'' di Aversa a partire dal [[1843]] da parte di [[Biagio Gioacchino Miraglia]]<ref>Sadi Marhaba, ''Lineamenti della psicologia italiana, 1870-1945''; presentazione di Cesare Musatti, Firenze: Giunti-Barbera, 1981, p. 28 ([http://books.google.it/books?id=3eja56TRrl8C&pg=PA28&lpg=PA28 Google libri])</ref>.
 
Una figura professionale di tipo sanitario o sociosanitario è gestita dal Ministero della Salute ed una professione sanitaria non può essere riconosciuta da un corso privato o pubblico, nemmeno da un corso universitario, essendo sottoposta alle regole costituzionali ed ai codici penale e civile.
Attualmente la richiesta di alcune associazioni di utilizzazione della legge 4 del 2013 non è evadibile in quanto quella legge esclude categoricamente ogni ambito clinico.<ref>[http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf Richiesta Rifiutata<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Se relativamente alla professione lo Stato Italiano non si è ancora espresso, qualche cosa si muove invece dal punto di vista della formazione. Con il Decreto Ministeriale 8 ottobre 2008 n.629 è stata autorizzata l'attivazione di un corso accademico sperimentale di primo livello presso il Conservatorio di Pescara<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|titolo=Musicoterapia|autore=Adminpat|sito=www.conservatoriopescara.gov.it|lingua=it-it|accesso=2017-10-17}}</ref> e successivamente, con il Decreto Ministeriale 23 novembre 2005 prot. n. 484/2005 il MIUR ha dato il via libera per la sperimentazione di un Diploma Biennale di Specializzazione in “Musicoterapia” presso due Conservatori: il Conservatorio di Verona<ref>[http://www.conservatorioverona.it/it/musicoterapia/]</ref> ed il Conservatorio dell'Aquila.<ref>[http://www.miur.it/stage/documento.asp?categoria=15&documento=5349 Testo DM]</ref>
Con D.M. 3 nov 2011 n. 164 è stato autorizzato il "Biennio sperimentale di specializzazione in Musicoterapia" (Laurea Magistrale)<!-- Il biennio sperimentale non equivale a laurea magistrale. --> presso il Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi" a Ferrara. Lo studio ed il tirocinio al Biennio sono svolti con particolare riferimento alla Musicoterapia applicata alla Neuroriabilitazione. Le lezioni si svolgono presso il Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione - Settore Medicina Riabilitativa “San Giorgio” di Ferrara.<ref>[http://www.conservatorioferrara.it Biennio Ferrara]</ref>
 
In [[lingua italiana]] si è cercato più volte di dare valenze diverse ai termini [[musicoterapeuta]] e [[musicoterapista]], differenza che in altre lingue non esiste.
 
== Modelli ==