Abdicazione di Vittorio Emanuele III: differenze tra le versioni

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Non bisogna peraltro dimenticare che l'abdicazione avvenne in contrasto con il decreto luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944<ref>[http://www.parlalex.it/pagina.asp?id=2822 Decreto legislativo luogotenenziale nº 151 del 25 giugno 1944]</ref> e con l'art. 2 del decreto legislativo luogotenenziale nº 98 del 16 marzo 1946<ref>[http://www.parlalex.it/pagina.asp?id=2823 Decreto legislativo luogotenenziale nº 98 del 16 marzo 1946]</ref>, che prevedevano il mantenimento del regime luogotenenziale sino alla consultazione elettorale per l'elezione dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]]. Il primo progetto era, infatti, di rimettere nelle mani dei costituenti la scelta della forma di Stato; in un secondo momento si optò per la scelta referendaria ma, comunque, sempre in regime luogotenenziale del figlio Umberto.
 
L'abdicazione avvenne a Napoli, dove il re abitava a [[Villa Rosebery]]. Sulla base della legge ''Attribuzioni e prerogative del [[capo del governo]]'' le funzioni di [[notaio della corona]] sarebbero spettate al capo del governo<ref> Legge 24 dicembre 1925, n.2263 :Art 5 Il Capo del Governo...esercita le funzioni di notaio della corona. </ref>, che in quel momento era [[Alcide De Gasperi]], ma non si ritenne opportuno rivolgersi a De Gasperi per avallare un atto formalmente illegale e la legalizzazione della firma del re fu certificata da un notaio, normale professionista con studio a Napoli.<ref>Fu scelto il notaio Nicola Angrisano, con studio a Napoli</ref><ref>L'atto di abdicazione di Vittorio Emanuele III è riprodotto sul sito della [httphttps://marteau7927.wordpress.com/2014/05/09/abdicazione-di-vittorio-emanuele-iii-9-maggio-1946/ wordpress]</ref>
 
Vittorio Emanuele assunse il titolo di [[conte di Pollenzo]], che si riferisce a una località del comune di [[Bra]], feudo che nel [[XVIII secolo|Settecento]]<ref> [http://www.comune.bra.cn.it/citta/pollenzo/pdf/2_01TER.PDF ai Romagnano di Pollenzo] </ref> apparteneva alla famiglia Romagnano, ma poi era passata ai Savoia. Carlo Alberto vi aveva costruito uno splendido [[Castello di Pollenzo|castello]].