Lathyrus oleraceus: differenze tra le versioni
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Il '''pisello''' ('''''Pisum sativum''''' <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small>) è una [[Plantæ|pianta]] [[
La pianta è coltivata per i suoi [[semi]], consumata come alimento o utilizzata come alimento per il [[bestiame]]. Il termine designa anche il seme della pianta, ricco di [[amido|amidi]] e [[proteine]] (dal 16 al 40%)<ref name="Purdue"/>.
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=== Apparato vegetativo ===
[[File:Pea tendrils.jpg|thumb|left|Foglie e viticci]]
Il pisello è una [[erba
Il [[fusto]], poco ramificato, di lunghezza variabile da 50 cm a 2 m, sino a 3 m nelle varietà [[Coltura foraggera|foraggere]]<ref>{{cita libro |autore=Claire Doré, Fabrice Varoquaux |titolo=Histoire e amélioration de cinquante plantes cultivées |editore=INRA |città=Paris |anno=2006 |isbn= 2-7380-1215-9|pagine= 588|lingua=fr}}</ref>, è a [[crescita indeterminata]]. È cavo, a sezione cilindrica, e si arrampica aggrappandosi ai supporti per mezzo dei viticci delle foglie. Si caratterizza per un certo numero di nodi, o maglie, di cui i primi sono puramente vegetativi (cioè emettono solo foglie o ramificazioni) e i successivi riproduttivi (cioè che producono fiori). Tra le [[varietà (biologia)|varietà]] e [[cultivar]] più precoci, i primi fiori possono apparire dal quarto nodo, mentre nelle più tardive possono non apparire che al 25°<ref name="Purdue">{{cita web |lingua=en |url=http://www.hort.purdue.edu/newcrop/cropfactsheets/pea.html |titolo=Pisum sativum fact sheet |autore=F.J. Muehlbauer and Abebe Tullu |editore= Center for New Crops & Plant Products, Purdue University}}</ref>.
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=== Tecniche colturali ===
==== Rotazione delle colture ====
Nella [[rotazione colturale]] che si effettua nella coltivazione a pieno campo, i piselli sono spesso la prima coltura, a cui si fa seguire quella dei [[cereali]], che possono giovarsi dell'arricchimento del suolo in [[azoto]].{{
==== Semina ====
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==== Controllo delle piante infestanti ====
È necessario controllare lo sviluppo delle [[erba
Per la preparazione del terreno si può utilizzare il metodo della «falsa semina» che consiste in una preparazione superficiale del terreno qualche settimana prima della semina vera e propria, in modo da eradicare le "erbacce" e rimuoverle prima della semina.
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Esiste anche un [[Chrysomelidae|crisomelide]] originario del [[Sud America]] (''[[Zabrotes subfasciatus]]''), la cui larva è nota come "bruco tropicale del pisello", che si riproduce nei semi secchi di diverse specie di leguminose.
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Dans les années 1995-2000, l'institut de recherches australien (CSIRO) (''[[:fr:Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation]]'', c'est-à-dire « Organisation pour la recherche scientifique et industrielle du Commonwealth ») a mis au point une varieta di pisello [[Organismo geneticamente modificato|geneticamente modificata]] pour résister al [[:fr:bruche du pois]] (''Bruchus pisorum''), insecte ravageur spécifique des graines de pois qui a une réelle importance économique en [[Australia]] où il serait responsable de la destruction de 30 % de la récolte de pois secs. Le gène transféré depuis le [[:fr:haricot|haricot commun]] (''Phaseolus vulgaris'') permet la production par la plante d'un inhibiteur d'[[:fr:Amylase|alpha-amylase]] αAI-1 qui s'oppose à la digestion de l'[[:fr:amidon]] des graines par la [[:fr:larve]] de la bruche. Cet inhibiteur présent dans les cotylédons bloque la croissance des larves à un stade précoce, et s'est montré d'une très grande efficacité<ref>{{
Ces recherches ont été abandonnées en 2005 après la découverte de réactions allergiques sur des souris de laboratoire nourries avec ces pois transgéniques<ref>{{
;Ditteri
La cecidomia del pisello (''[[Contarinia pisi]]'') è un [[diptera|dittero]] che provoca la formazione di [[galla (botanica)|galle]] sui fiori, provocandone la caduta.
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{{Citazione|È facile sgusciare i piselli. Una pressione del pollice sulla costola del baccello e quello si apre, docile, offerto. Alcuni, meno maturi, sono più recalcitranti – un'incisione dell'unghia permette allora di lacerare il verde e di sentire l'umidore e la polpa densa, appena sotto la buccia falsamente scabrosa. Poi si fanno scivolar giù le palline con un solo dito. L'ultima è davvero minuscola. (...) Basterebbero cinque minuti, ma è piacevole prolungare, rallentare il mattino, baccello dopo baccello, con le maniche rimboccate. Passiamo la mano nelle palline sgranate che riempiono la ciotola. Sono morbide; tutte quelle rotondità contigue formano come un'acqua verde chiaro e ci meravigliavamo di non ritrovarci con le mani bagnate}}
[[File:DEU Schefflenz COA.svg|thumb|Blasone di [[Schefflenz]]]]
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