Cola di Rienzo: differenze tra le versioni

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Era nato nel [[Regola (rione di Roma)|rione Regola]], figlio di un taverniere e di una Maddalena «la quale visse de lavare panni e acqua portare», in una casa davanti a [[Ponte Rotto]], «canto fiume, fra li mulinari» (i [[mulino|mulini]] sul [[Tevere]] hanno funzionato fino alla costruzione dei muraglioni), dunque di condizione assai modesta. [[Pasquale Adinolfi]] tuttavia nella descrizione del Rione Arenula fornisce maggiori dettagli sul luogo di origine del tribuno posto presso il Monte dei Cenci, il Tempio dei Giudei, i molini e il [[Tevere]].
 
[[Luigi Torelli]], nei suoi ''Secoli agostiniani'' ([[Bologna]] [[1659]]-[[1686]]), lo cita come "Nicola di Lorenzo, detto però volgarmente Cola di Renzo di Casa Gabrini, come vuole il BzovioBovio".
 
Si mostrò fin da giovanissimo, oltre che di bell'aspetto, di intelligenza assai vivace, e appassionato dell'antichità in mezzo ai cui ruderi viveva: «Tutta dìe se speculava nelli intagli de marmo li quali iaccio intorno a [[Roma]]. Non era aitri che esso, che sapessi leiere li antiqui pataffi. Tutte scritture antiche vulgarizzava. Queste figure de marmo iustamente interpretava». Morta la madre, fu trasferito a pochi chilometri da Roma, ad Anagni, presso dei parenti contadini, dove oltre allo svolgimento della pratica agricola, poté dedicarsi allo studio delle lettere e del latino. Visse ad Anagni per 13 anni, da quando aveva sette anni fino ai venti anni. Fece ritorno a Roma in seguito alla morte del padre.