Le vie del cuore: differenze tra le versioni

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*"[...] Quanto a Miria di San Servolo, che, pur essendo al suo esordio, è la protagonista del film, ella ha la grazia e disinvoltura sufficienti per sostenere una parte d'impegno, e, benché i vestiti dell'Ottocento un po' la ingoffiscano, risulta anche fotogenica in piena luce." (A. Franci "Illustrazione Italiana" n.41, 11 ottobre 1942)
*Una giovanissima attrice che aveva il viso assai bello, ma la figura piccola, grassottella, e il collo eccessivamente corto, bellezza che difficilmente avrebbe saputo resistere alla maturità, oltre alla sua pretensione sfrenata e incontentabilità, era spalleggiata da una intollerabile figura di madre che triplicava l'avversione per proprio conto. In più queste signore godevano di una protezione incondizionata e onnipotente a quel tempo, e che sbandieravano ad ogni piè sospinto. 'Ora vi aggiusto io', disse Sensani a sé stesso fingendo di prestarsi ai loro capricci. La giovane attrice finì per risultare, nel film in questione, piccola, grossa, tutta in un tonfo, e gobba. Le era compagna nel lavoro una donna bellissima, dalla figura alta e superba, meravigliosamente vestita. Non appena madre e figlia si accorsero dell'irreparabile disastro, gli andarono sul viso, quasi volesseo linciarlo, a dichiarargli che mai più si sarebbero rivolte a lui. Con un inchino di perfetta soddisfazione;'Signore, ho fatto come mi hanno detto loro'. Aldo Palazzeschi, ''Un cultore della bellezza'', "Il Mattino dell'Italia Centrale" 1948
 
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