La canzone di Marinella (brano musicale): differenze tra le versioni

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Secondo lo psicologo astigiano Roberto Argenta, un appassionato di De André che nel 2012 ha pubblicato un libro con la ricerca di quello che potrebbe essere l'episodio più plausibile per l'ispirazione della canzone,<ref>{{cita|Roberto Argenta|Neos edizioni, [http://www.neosedizioni.it/wp-content/uploads/Argenta-SCHEDA-NOVITA7.pdf Scheda del libro]}}</ref> l'evento sarebbe stato la lettura di una notizia di cronaca, apparsa sulla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' del 29 gennaio 1953<ref>{{Cita libro|titolo=Roberto Argenta Storia di Marinella...quella vera|editore=Neos Edizioni|p=84-85}}</ref>, relativa a un fatto realmente accaduto ad una certa Maria, uccisa e gettata nel fiume [[Olona]].<ref>{{Cita news|autore=Carlo Francesco Conti|url=http://www.lastampa.it/2012/12/31/edizioni/asti/ecco-come-ho-scovato-la-vera-storia-della-marinella-di-fabrizio-de-andre-ztff93aExr4viEKkecHR5L/pagina.html|titolo=Ecco come ho scovato la vera storia della Marinella di Fabrizio De André|editore=[[La Stampa]], [[Asti]]|data=31 dicembre 2012|accesso=5 gennaio 2017}}</ref>
 
Nel dettaglio si tratterebbe del ritrovamento nel fiume Olona tra [[Rho]] e [[Milano]] del corpo crivellato di colpi d'arma da fuoco di una ballerina/prostituta, all'anagrafe Maria Boccuzzi. Il caso, tuttora irrisolto, tenne banco sulla cronaca nera dei quotidiani dell'epoca per diverse settimane. Nata l'8 ottobre 1920 nel piccolo centro calabrese di [[Radicena]] (frazione dalla cui unione con i villaggi di [[San Martino di Taurianova]] e [[Jatrinoli]] è nato nel 1926 l'attuale comune di [[Taurianova]]), in una povera famiglia di braccianti agricoli, all'età di nove anni, Maria emigrò con la famiglia a Milano in cerca di una sistemazione migliore. Nel 1934 iniziò a lavorare e sul luogo di lavoro conobbe uno studente spiantato, Mario, di cui s'innamorò. Il rapporto, visto malissimo dalla famiglia di lei, la portò a licenziarsi e a scappare con Mario. Le difficoltà economiche e l'impossibilità di riallacciare i rapporti con la famiglia portarono velocemente alla fine del rapporto amoroso e, dopo appena un anno, i due si lasciarono. Senza dimora e senza lavoro, Maria decise di intraprendere la strada di ballerina di varietà col nome d'arte di Mary Pirimpò e conobbe Luigi Citi, di cui divenne l'amante.<ref>{{Cita news|autore=Olga Merli|url=http://www.cronaca-nera.it/misteri-ditalia/517-guanto-donna-mistero-morte-mary-pirimpo.html|titolo=Un guanto di donna tra l'erba. Il mistero della morte di Mary Pirimpò|editore=[http://www.cronaca-nera.it cronaca-nera.it]|data=7 giugno 2012|accesso=5 gennaio 2017}}</ref> Questi la "cedette" a Carlo Soresi, conosciuto come "Carlone" e di professione protettore, che l'avviò alla [[prostituzione]]. Da quel momento, la vita di Maria divenne un susseguirsi di umiliazioni, minacce e percosse. Iniziò a prostituirsi in una casa chiusa a [[San Salvario]] ([[Torino]]), poi a [[Firenze]], per approdare a [[Milano]] e lungo i viali dell'Olona, dove venne anche schedata dalla [[Polizia di Stato|Polizia]].<ref>{{Cita news|autore=Salvatore Lo Leggio|url=httphttps://salvatoreloleggio.blogspot.it/2010/10/la-vera-storia-di-marinella.html|titolo=La vera storia di Marinella|opera=[[Blogger (piattaforma)|blog]] dell'autore|editore=[[Google (azienda)|Google]]|data=7 giugno 2012|accesso=5 gennaio 2017}}</ref> La notte del 28 gennaio 1953 Maria Boccuzzi fu uccisa a revolverate e spinta nell'Olona forse ancora agonizzante.
 
{{citazione|Una storia ''senza'' tempo, che parlava di persone ''senza'' storia. Marinella era una prostituta, il cui corpo era stato trovato massacrato sul greto di un torrente. Sembra storia di oggi, ma è purtroppo storia di sempre. Una tragedia anonima, capace di rubare dieci righe a un giornale di provincia, letta alla luce della cronaca.<br />Vista in ''controluce'', invece, diventa un dramma intenso, oltre la storia, a tracciare il percorso della radicata vicinanza tra amore e morte. Di un amore che non conosce scale gerarchiche, di una morte che sublima in dignità estrema del povero|[[Luigi Ciotti|Don Luigi Ciotti]], da ''Il mondo in controluce'' (2000)<ref>{{cita|Volammo davvero|op. citata, p.47}}</ref>}}