Campana di Huesca: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Voce completata
Riga 1:
{{Nota disambigua|altri significati|La campana di Huesca (disambigua)}}
{{T|spagnola|storia|marzo 2019}}
[[File:Campanahuesca.jpg|thumb|upright=1.5|destra|[[José Casado del Alisal]], ''[[La campana di Huesca (José Casado del Alisal)|La campana di Huesca]]'', [[1880]], olio su tela, [[Museo del Prado]]. Esposto nel comune di [[Huesca]].]]La [[leggenda]] della '''campana di Huesca''' racconta come [[Ramiro II di Aragona|Ramiro II il Monaco]], [[Regno di Aragona|re di Aragona]], decapitò dodici nobili che si opposero alla sua volontà. La storia fa parte del patrimonio popolare dell'[[Aragona]], specialmente nella città di [[Huesca]].
 
Line 76 ⟶ 75:
 
Altri autori hanno affrontato negli ultimi anni la leggenda da distinte prospettive. [[José Damián Dieste]] e [[Ángel Delgado]] presentarono il loro [[romanzo storico]] ''El Rey Monje'' (''Il Re Monaco'') nel 1999 nei chiostri di [[San Pedro el Viejo]], un'opera di colore che è stata recentemente rieditata. [[Miguel García Santuy]] include abbondanti riferimenti alla Campana nella sua opera ''La Princesa del Pirineo'' (''La Principessa dei Pirenei''), un romanzo che descrive la creazione del Regno d'Aragona. Fu pubblicata ad Alicante nel 2008.
<!--
=== Pintura ===
La primera representación pictórica de envergadura del tema de la campana de Huesca la ofrece una pintura de [[Antonio María Esquivel]] (1806-1857) en un lienzo que se encuentra en el [[Museo de Bellas Artes de Sevilla]]. El cuadro parece relacionarse con la obra teatral de [[Antonio García Gutiérrez]] de 1837 ''El rey monje''. Es de estilo romántico, pues los ropajes están inspirados vagamente en la antigüedad y los gestos y actitudes son decididamente teatrales.
 
=== PinturaPittura ===
Más tarde [[José Casado del Alisal]] (1832-1886) representó el momento final de la leyenda en un óleo titulado ''[[La campana de Huesca (José Casado del Alisal)|La campana de Huesca]]'' y ha quedado como el icono preeminente de esta leyenda. El cuadro, que se conserva en el [[Ayuntamiento de Huesca]] desde [[1950]], fue comenzado en diciembre de 1874, muy reciente la [[Restauración borbónica en España|restauración borbónica]], en la Real Academia Española de Bellas Artes de Roma, presentándose al público en 1880. En él aparecen sólo trece cabezas cortadas, doce en el suelo formando un círculo y una decimotercera colgada de una cuerda, la del más rebelde, a veces identificada con el obispo de Huesca. Esta representación de la leyenda es la que ha perdurado en la forma popular.
La prima rappresentazione pittorica di una certa importanza del tema della campana di Huesca la offre una pittura di [[Antonio María Esquivel]] (1806-1857) su una tela che si trova nel [[Museo de Bellas Artes|Museo di Belle Arti di Siviglia]]. Il quadro sembra relazionarsi con l'opera teatrale di [[Antonio García Gutiérrez]] del 1837 ''El rey monje'' (''Il re monaco''). È di stile romantico, poiché le vesti sono ispirate vagamente all'antichità e i gesti e gli atteggiamenti sono decisamente teatrali.
 
Più tardi [[José Casado del Alisal]] (1832-1886) rappresentò il momento finale della leggenda in un olio intitolato ''[[La campana di Huesca (José Casado del Alisal)|La campana di Huesca]]'' ed è rimasta come l'icona preminente di questa leggenda. Il quadro, che si conserva nel Comune di [[Huesca]] dal [[1950]], fu cominciato nel dicembre 1874, molto recente la [[Restaurazione borbonica in Spagna|restaurazione borbonica]], nella Reale Accademia Spagnola di Belle Arti de Roma, venendo presentato al pubblico nel 1880. In esso appaiono solo tredici teste mozzate, dodici al suolo che formano un cerchio e una tredicesima appesa a una corda, quella del più ribelle, a volte identificata con il vescovo di Huesca. Questa rappresentazione della leggenda è quella che ha perdurato nella forma popolare.
La obra tuvo una gran repercusión desde su primera exposición pública. El Estado, por iniciativa de [[Emilio Castelar]], que hizo una defensa apasionada de la necesidad de contar con uno de los grandes cuadros de historia que debía conformar el patrimonio artístico nacional, fue adquirido para el [[Museo del Prado]] en 1882 por 35&nbsp;000 pesetas. A partir de entonces inició un periplo europeo, siendo premiado en Múnich y mostrado en Viena, Düsseldorf y, por último, en París en 1889. En 1921 fue depositado en el Senado y, en 1950 fue cedido al Ayuntamiento de Huesca, donde se expuso en su Sala del Justicia. Fue incluido en la exposición ''El siglo XIX en el Prado'', con la que se inauguró en 2007 la ampliación del Museo, regresando a Huesca a su finalización (previamente, en 1992, había estado también en la muestra ''La pintura de Historia en España en el siglo XIX'', en las salas del antiguo Museo Español de Arte Contemporáneo).
 
L'opera ebbe una grande ripercussione fin dalla sua prima esposizione pubblica. Lo Stato, per iniziativa di [[Emilio Castelar]], che fece una difesa appassionata della necessità di considerare uno dei grandi quadri della storia che doveva costituire il patrimonio artistico nazionale, lo acquistò per il [[Museo del Prado]] nel 1882 per 35&nbsp;000 pesetas. A partire da allora iniziò un periplo europeo, essendo premiato a Monaco di Baviera ed esposto a Vienna, Düsseldorf e, da ultimo, a Parigi nel 1889. Nel 1921 fu depositato nel Senato e, nel 1950, fu ceduto al Comune di Huesca, dove venne esposto nella sua Sala della Giustizia. Fu incluso nell'esposizione ''El siglo XIX en el Prado'' (''Il XX secolo nel Prado'') con la quale si inaugurò nel 2007 l'ampliamento del Museo, ritornando a Huesca alla sua conclusione (previamente, nel 1992, era staro anche nella mostra ''La pintura de Historia en España en el siglo XIX'' (''La pittura di Storia in Spagna nel XX secolo''), nelle sale dell'antico del Museo Spagnolo di Arte Contemporanea).
El cuadro de Casado del Alisal supone una toma de partido política en las disputas entre liberales y conservadores españoles. La historia es una clara apología del poder del rey y por extensión del poder autoritario del gobierno sobre sus súbditos. Estos son castigados justamente por su desobediencia y falta de lealtad a su señor, lo que remite a las entonces recientes alteraciones debido a la [[Revolución de 1868|Revolución de «La Gloriosa»]] y la [[Primera República Española]]. Es un lienzo que mostraba cómo se justificaba la mano firme ante las actitudes levantiscas o revolucionarias contra la autoridad.
 
-->
Il quadro di Casado del Alisal presuppone una presa di posizione politica nelle dispute tra liberali e conservatori spagnoli. La storia è una chiara apologia del potere del re e per estensione del potere autoritario del governo sui suoi sudditi. Questi sono giustamente castigati per la loro disobbedienza e mancanza di lealtà al loro signore, il che rimanda agli allora recenti turbamenti a causa della [[Rivoluzione spagnola del 1868|Rivoluzione de «La Gloriosa»]] e della [[Prima Repubblica Spagnola]]. È una tela che mostrava un lienzo que mostraba come si giustificava la mano ferma di fronte agli atteggiamenti ribelli o rivoluzionari contro l'autorità.
 
== Note ==