Ostruzionismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: passaggio degli url da HTTP a HTTPS
Riga 21:
 
=== Metodi anti-ostruzionistici ===
Esistono comunque metodi che consentono di impedire l'ostruzionismo parlamentare, tra i quali il potere presidenziale di togliere la parola superato un limite di tempo fissato dai Regolamenti<ref>I quali Regolamenti però, in alcuni ordinamenti, esentano alcune categorie di parlamentari, come il Capogruppo: v. [httphttps://www.bbc.com/news/world-us-canada-42983981 ''Nancy Pelosi tells US House immigrant stories for eight hours''], BBC news, 8 febbraio 2017.</ref>, la seduta fiume (che consiste nella prosecuzione ininterrotta della seduta parlamentare in corso), oppure le votazioni dette riassuntive o a scalare<ref>Dello stesso genere è la tecnica "per salti", detta regola del canguro: per le sue più recenti varianti, v. ((http://www.goleminformazione.it/commenti/italicum-legge-elettorale-emendamenti-canguro-scavalco.html#.VTCeZ1wuV6A)).</ref>. Si tratta però di misure che restano tutte all'interno della vita parlamentare; la più antica di esse è la cosiddetta '''ghigliottina''' (''cloture'' nei parlamenti anglosassoni), una mozione con cui la maggioranza porta al voto dell'Assemblea la richiesta di chiudere la discussione generale e procedere direttamente alla successiva fase procedurale (discussione degli articoli).
 
Il primo livello delle iniziative antiostruzionistiche che, invece, coinvolgono anche i poteri del Governo è quello che prevede l'emanazione di un decreto-legge appena la maggioranza - in una qualsiasi sede, anche la sola sede referente sui disegni di legge nella medesima materia - ha raggiunto un consenso al suo interno, votando un testo<ref>Rispetto alla tradizione - secondo cui il pronunciamento politico favorevole da parte di una Camera su di un testo veniva ritenuto idoneo a giustificare l'emanazione di un decreto-legge - nel caso del [[Mani pulite#Il decreto Conso: il .C2.ABcolpo di spugna|decreto Conso]] del 1993 si verificò un primo "strappo", poiché si accampava un testo approvato da una Commissione referente di un ramo del Parlamento e non la decisione dell'assemblea di quel ramo. Il passo successivo si sarebbe verificato quindici anni dopo, quando in occasione del tentato decreto-legge sull'alimentazione ad [[Eluana Englaro]] il governo tentò di convincere il Capo dello Stato con l'argomento che il testo riproduceva (parte del) testo base assunto dalla Commissione sanità del [[Senato]] sul [[testamento biologico]]: solo che, in quest'ultimo caso, non solo la Commissione referente non aveva terminato i suoi lavori, ma si trattava soltanto "di una bozza ancora suscettibile di emendamenti" ([http://www.astrid-online.it/static/upload/protected/Doss/DossierEnglaro-u-v-.pdf F.G. PIZZETTI – LIMITE DELLA LEGGE E “PROGETTO DI VITA”, Astrid, 13 marzo 2009, p. 68]).</ref>.