Pianta carnivora: differenze tra le versioni

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Queste trappole possono essere classificate anche come attive o passive, in base alla partecipazione della pianta alla cattura. Ad esempio, le piante di ''[[Triphyophyllum peltatum|Triphyophyllum]]'' mostrano una trappola adesiva passiva, che secerne mucillagine ma non è accompagnata da un movimento o sviluppo delle foglie in risposta alla cattura della preda. Al contrario le trappole adesive delle piante del genere ''[[Drosera]]'', sono considerate attive per la presenza di foglie che, con una rapida crescita [[cellula]]re, avvolgono la preda favorendone la digestione.
 
È interessante notare come i diversi tipi di trappola siano specializzati nella cattura di diversi tipi di prede: le piante con trappole adesive catturano piccoli insetti volanti, quelle con trappola ad ascidio sono in grado di predare insetti volanti di maggiori dimensioni, mentre la trappola a tagliola è adatta a catturare insetti del suolo di dimensioni relativamente grandi.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Gibson|nome=Thomas C.|titolo=Differential escape of insects from carnivorous plant traps|rivista=American Midland Naturalist|anno=1991|volume=125|numero=1|pp=55-62|issn=0003-0031}} | [httphttps://www.jstor.org/pss/2426369 Abstract]</ref>
 
=== Trappola ad ascidio ===
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Alcune specie di [[Martyniaceae]] (già [[Pedaliaceae]]), come l'''[[Ibicella lutea]]'', possiedono foglie adesive che intrappolano insetti ma non è stato dimostrato che esse siano carnivore.<ref>{{Cita libro|cognome=Schnell|nome=Donald E.|anno=2002|titolo= Carnivorous plants of the United States and Canada|editore=Timber Press|isbn=0-88192-540-3}}</ref> Similmente, i [[Seme|semi]] della "borsa del pastore" (''[[Capsella bursa-pastoris]]''), le urne della ''[[Paepalanthus bromelioides]]'', le [[brattea|brattee]] della ''[[Passiflora foetida]]'' e gli steli delle [[infiorescenza|infiorescenze]] ed i [[sepalo|sepali]] di ''[[Stylidium]] spp.''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Darnowski|nome=D.W.|coautori=''et al''|titolo=Evidence of protocarnivory in Triggerplants (Stylidium spp.; Stylidiaceae)|rivista=Plant Biol|anno=2006|doi=10.1055/s-2006-924472|issn=1435-8603}} | [http://www.thieme-connect.com/ejournals/abstract/plantbiology/doi/10.1055/s-2006-924472 Abstract]</ref> appaiono catturare ed uccidere le prede, ma la loro classificazione come carnivore è tuttora in discussione.
 
La produzione di specifici enzimi digestivi ([[proteasi]], [[fosfatasi]], [[ribonucleasi]], ecc.) viene usata certe volte come criterio diagnostico per la carnivorosità. Tuttavia, questo metodo escluderebbe alcuni generi come ''Byblis'', ''Heliamphora''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Jaffe|nome= K.|coautori=''et al''|anno=1992|titolo=Carnivory in pitcher plants of the genus Heliamphora (Sarraceniaceae)|rivista= New Phytologist|volume= 122|numero=4|pp=733-744|issn=1469-8137}} | [httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0028-646X%28199212%29122%3A4%3C733%3ACIPPOT%3E2.0.CO%3B2-K&size=LARGE Abstract]</ref> e ''Darlingtonia'',<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Ellison|nome= A.M.|coautori=Farnsworth, E.J.|anno=2005|titolo= The cost of carnivory for Darlingtonia californica (Sarraceniaceae): Evidence from relationships among leaf traits|rivista=American Journal of Botany|volume=92|numero=7|pp=1085-1093|issn=1537-2197}}</ref> generalmente accettati come carnivori, ma che in realtà presentano una simbiosi con dei batteri muniti di enzimi utili per la digestione delle prede. Il dibattito sulla definizione basata sull'attività enzimatica apre una questione riguardante la ''Roridula'': non vi sono chiare ragioni per cui una pianta con batteri simbionti che, in seguito alla cattura, trae beneficio da essi possa essere considerata carnivora, mentre il possesso di insetti simbionti escluda questa possibilità.
 
== Sistematica ==