Diocesi di Adria-Rovigo: differenze tra le versioni

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Gli atti del [[Concilio Lateranense (649)|concilio lateranense]] svoltosi nel [[649]] indetto da [[papa Martino I]], sono il primo documento certo in cui si parla della diocesi di Adria; infatti nell'elenco dei vescovi partecipanti è nominato ''Gallinostius Hadrianensis episcopus''.
 
Nell'iscrizione posta sulla [[fonte battesimale]] di Santa Maria della Tomba ad Adria, risalente al [[VII secolo|VII]] o [[VIII secolo]], c'è il nome del terzosecondo vescovo, Bono, mentre nel battistero di San Giovanni c'era una iscrizione, posta ora sull'architrave della porta di sinistra della facciata di Santa Maria della Tomba, nella quale è nominato il quartoterzo vescovo, Giovanni I. Da questo momento le notizie sui vescovi e sulla diocesi di Adria si basano su documenti sicuri.
 
Il 14 marzo [[863]] [[papa Niccolò III]], affidando un diploma al vescovo Leone, in pratica aggiunse il potere temporale alla giurisdizione spirituale sulla diocesi, dando inizio a quello che alcuni storici chiamano il ''Feudo vescovile''. Inizialmente furono concessi dei poteri sulla contea di [[Gavello]], a cui seguirono altri beni ed altre terre.