Tito Larcio: differenze tra le versioni

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Quando era [[console (storia romana)|console]] nel [[501 a.C.]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', V, 50.</ref> fu scelto come [[dittatore romano|dittatore]] (si trattava della prima volta che fu attribuita la carica) per comandare l'esercito contro le trenta città latine che avevano giurato di reintegrare [[Tarquinio il Superbo]] a Roma, cui si temeva si sarebbero alleati i [[Sabini]], mentre come ''[[magister equitum]]'' fu scelto [[Spurio Cassio Vecellino]]. Nonostante i preparativi per la guerra, ed i tentativi del console dittatore di recuperare qualche città latina alla causa romana, questa non avrebbe avuto inizio che nel [[499 a.C.]]
 
{{Citazione|''...Dopo l'elezione del primo dittatore della storia di Roma, quando la gente lo vide preceduto dalle scuri, provò una paura tale da obbedire con più zelo alla sua parola. Infatti non era più possibile, come nel caso dei consoli, i quali dividevano equamente il potere, ricorrere o appellarsi al collega, né esisteva altra forma di comportamento che l'obbedienza scrupolosa.''|[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], [httphttps://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita/liber_II lib. II, par. 18]}}
 
Fu eletto console di nuovo tre anni più tardi, nel [[498 a.C.]] con il collega [[Quinto Clelio Siculo]]; mentre il console collega curava la politica in città, Larcio condusse le forze romane contro [[Fidenae]], riuscendo ad ottenerne la resa dopo averla cinta d'assedio<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], V, 59</ref>, e nel [[494 a.C.]] gli fu affidato il controllo della città mentre le 10 legioni romani in armi, ne uscivano per affrontare i [[Volsci]], i [[Sabini]] e gli [[Equi]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', lib. VI, § 42.</ref>.