Galleria Borghese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 162:
La sua raccolta si arricchì anche grazie a collezioni altrui, acquistate o confiscate. Così, nel 1607, lo zio Paolo V gli diede un insieme di opere confiscate al cavaliere d'Arpino. Nel 1609 acquistò la collezione di Tommaso della Porta, scultore ed antiquario. Alla morte di Scipione nel 1633, la sua collezione era ricchissima.
 
Durante il XVII secolo i Borghese continuavano ad ampliare la collezione di Scipione. Un'aggiunta significativa si ebbe con l'eredità di Olimpia Aldobrandini, moglie di Paolo Borghese. Nel 1682, l'importante collezione Aldobrandini venne divisa tra i suoi figli, provenienti da due letti diversi: [[Giambattista Pamphilj|Gianbattista Pamphilj]] ( Papa Innocenzo X),(questa parte nutrirà la collezione Pamphilj, attualmente la Galleria Doria-Pamphilj) e Gianbattista Borghese.
 
Nel XIX secolo iniziarono i tempi difficili. Durante l'occupazione francese, la statuaria romana fu oggetto delle vendite coattive attuate durante le [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]]. Il principe [[Camillo Borghese]], marito di [[Paolina Bonaparte]], fu costretto nel 1807 dal fratello Napoleone a vendere parte delle collezioni accumulate dalla sua famiglia: 154 statue, 170 rilievi busti, ecc, per la somma di otto milioni di franchi. Camillo Borghese non ottenne nemmeno tutti i soldi, ma venne obbligato ad accettare terreni requisiti all'uopo alla chiesa e diritti minerari nel Lazio che vennero successivamente restituiti ai proprietari. <ref>{{Cita pubblicazione|nome=H. Morse|cognome=Stephens|data=1898-01|titolo=Souvenirs d'un Historien de Napoleon|rivista=The American Historical Review|volume=3|numero=2|pp=360|accesso=2019-02-03|doi=10.2307/1832517|url=https://dx.doi.org/10.2307/1832517|nome2=L. De Lanzac De|cognome2=Laborie}}</ref> Simile sorte ebbero la biblioteca di Papa Pio VI, acquistata dal funzionario Daunou, ma anche delle altre famiglie nobili dei Chigi, Colonna, Barberini, Corsini, Spada.