Mercurio (elemento chimico): differenze tra le versioni

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=== Proprietà fisiche ===
Il mercurio è un metallo di transizione dalla tipica colorazione bianco-argentea. Rispetto ad altri metalli, è un cattivo conduttore di calore, ma un buon conduttore di elettricità. Allo stato solido, il mercurio è molto duttile e tenero (si può tagliare con un coltello). Il punto di fusione di questo elemento è intorno ai −38,83 °C, mentre il punto di ebollizione si aggira al di sopra dei 356 °C, valori che sono insolitamente bassi per un metallo. Difatti il mercurio è l'unico metallo liquido anche a temperatura ambiente (recentemente si suggerisce l'esistenza allo stato liquido anche dell'elemento successivo del gruppo 12: il copernico copernicio).
 
Sebbene queste caratteristiche siano in parte dovute a [[Relatività generale|effetti relativistici]] e di dominio della [[Meccanica quantistica|fisica quantistica]], possiamo riassumere la spiegazione come segue: il mercurio ha una forza di coesione maggiore della forza di adesione, ovvero una [[configurazione elettronica]] unica nella quale gli elettroni riempiono tutti gli orbitali disponibili fino al 6''s''. Poiché questa configurazione resiste fortemente alla rimozione di un elettrone, il mercurio ha la tendenza a comportarsi quasi come un [[Gas nobili|gas nobile]] formando legami deboli e fondendo a temperature basse (significa, per l'appunto, che basta una minore agitazione termica per spezzare i legami). Un'ulteriore conferma di questa attitudine insolita deriva dal fatto che il mercurio [[Evaporazione|evapora]] formando un [[gas]] monoatomico, proprio come i gas nobili. Si rende dunque necessaria la sua conservazione sotto [[toluene]] o altre sostanze che ne impediscano la dispersione nell'ambiente.<ref name=LEE>{{Cita libro|autore = J. D. Lee|titolo = ''Coincise Inorganic Chemistry'' (Chimica inorganica)|anno = 1996|editore = Piccin|città = Padova|edizione = 5|ISBN = 88-299-1528-9}}</ref>
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Il mercurio, così come lo [[zinco]] e il [[cadmio]], ha due elettroni ''s'' oltre a un guscio ''d'' completo, per cui la rimozione degli [[Elettrone|e<sup>−</sup>]] ''s'' è facilitata e permette all'atomo di mercurio di diventare un [[catione]] bivalente. Il [[Stato di ossidazione|numero di ossidazione]] tipico e più stabile risulta, perciò, il +2.
 
Sono noti anche composti cosiddetti ''mercurosi'' (con stato di ossidazione +1). Tuttavia è bene precisare che lo [[ione]] Hg<sup>+</sup> non esiste dal momento che i composti mercurosi sono tutti o[[Dimero|dimeri]]. Se così non fosse, Hg<sup>+</sup> avrebbe un elettrone spaiato e i suoi composti risulterebbero [[Paramagnetismo|paramagnetici]]. Gli esperimenti hanno dimostrato che non accade questo.
 
La dimostrazione di questa ipotesi parte dal calcolo delle costanti di equilibrio, le quali si possono misurare e ci permettono di riconoscere le specie presenti in soluzione. I composti mercurosi si possono ottenere spesso dai corrispondenti composti mercurici, trattati direttamente con altro mercurio. Prendiamo, ad esempio, la [[Reazione chimica|reazione]]:
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===== Numeri di ossidazione superiori =====
Non esistono numeri di ossidazione superiori a +2 per il mercurio poiché la rimozione di un terzo elettrone comporterebbe la distruzione della simmetria del guscio d completo dell'atomo di Hg.<ref name=LEE/><ref>{{Cita libro|autore1=Bamford, C.H. |autore2=Compton, R.G. |autore3=Tipper, C.F.H. |titolo=Addition and Elimination Reactions of Aliphatic Compounds|url=http://books.google.com/books?id=OJevSztje7IC&pg=PA49|data=1973|editore=Elsevier|isbn=978-0-444-41051-1|pp=49–}}</ref><ref>{{Cita libro|autore1=Carey, Francis A.|autore2=Sundberg, Richard J.|titolo=Advanced Organic Chemistry: Part A: Structure and Mechanisms|url=http://books.google.com/books?id=g5dYyJMBhCoC&pg=PA517|data=2007|editore=Springer|isbn=978-0-387-44897-8|pp=517–}}</ref> Per concludere è bene sottolineare che negli [[Anni 1970|anni settanta]] si era sparsa la voce della sintesi di un composto di mercurio +3, oggi ritenuta falsa.<ref>{{cite doi|10.1016/j.ccr.2008.07.014}}</ref> Nel 2007, invece, è stato pubblicato un articolo nel quale si afferma l'esistenza di un probabile composto di mercurio con numero d'ossidazione +4.<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Xuefang |cognome= Wang |nome2= Lester |cognome2= Andrews |nome3= Sebastian |cognome3= Riedel |nome4= Martin |cognome4= Kaupp |titolo= Mercury Is a Transition Metal: The First Experimental Evidence for HgF<sub>4</sub>|rivista=Angew. Chem. Int. Ed.|data=2007|volume=46|numero=44|pp=8371–8375|doi=10.1002/anie.200703710|pmid=17899620}}</ref> jgjfjffnkdndkibjn
 
==== Amalgami ====