Genova: differenze tra le versioni
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Genova nell'omonima città metropolitana
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'''Genova''' ({{audio|It-Genova.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈʤɛnova/}}, localmente {{IPA|/ˈʤeːnova/}}, in [[Lingua ligure|ligure]] ''Zena'' {{IPA|/ˈzeːna/}}<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario {{cita libro|nome=Gaetano|cognome=Frisoni|titolo=Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|anno=1910-2002|editore=Nuova Editrice Genovese|città=Genova}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{formatnum:578111}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />
Affacciata sul [[Mar Ligure]], la sua [[Storia di Genova|storia]] è legata alla [[Repubblica marinara|marineria]], al commercio, ma anche agli [[Banca|Istituti Bancari]]. Nota per aver dato i natali a [[Cristoforo Colombo]], [[Giuseppe Mazzini]], [[Goffredo Mameli]] e [[Niccolò Paganini]], il suo [[porto di Genova|porto]], il più esteso d'[[Italia]], è uno dei più importanti italiani ed europei.<ref>{{cita web|url=https://janejacobs.wordpress.com/2009/07/03/maggiori-porti-del-sud-europa/|titolo=Maggiori porti del sud Europa|editore=janejacobs.com|accesso=26 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/02/genova-da-polmone-europa-porto-di.html|titolo=Genova, da polmone d'Europa a porto di secondo rango|editore=repubblica.it|accesso=26 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.assoporti.it/associati/portoGenova|titolo=Porto di Genova|sito=assoporti.it|editore=assoporti|accesso=21 maggio 2015}}</ref>. Simbolo "fisico" della città è il suo faro, conosciuto come [[lanterna di Genova|la Lanterna]], mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla [[Croce di San Giorgio]], negli stemmi sorretta da due [[grifone (araldica)|grifoni]]. Per oltre otto secoli capitale dell'[[Repubblica di Genova|omonima repubblica]], Genova è stata citata con gli appellativi di ''"La Superba"'' e ''"La Dominante"''.<ref>{{cita libro | autore=Pierangelo Campodonico | anno=1989 | titolo=La marineria genovese dal medioevo all'unità d'Italia | editore=Fabbri| isbn= 88-450-4127-1 }}</ref> Genova è, inoltre, la città in cui fu composto l'[[Inno d'Italia]].<ref>{{Cita news|cognome=REDAZIONE|url=http://www.genovapost.com/genova/politica/-genova-citta-dell-inno-d-italia-125435.aspx|titolo=«Genova città dell´inno d´Italia»|pubblicazione=Genova Post|accesso=23 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/liguria/notizie/2017/11/15/inno-mameli-sindaco-genova-grande-soddisfazione-per-citta_218daa03-a73d-449c-a051-9c7f54596bd0.html|titolo=Inno Mameli: sindaco Genova, grande soddisfazione per città - Liguria|pubblicazione=ANSA.it|data=15 novembre 2017|accesso=23 ottobre 2018}}</ref>
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Nella [[val Polcevera]] sono invece pochi gli affluenti compresi nel territorio genovese (si possono citare il Burba e il Geminiano a [[Bolzaneto]], il Pianego a [[Borzoli]], il Torbella e il Maltempo a [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]]), mentre gli affluenti principali ([[Verde (torrente)|Verde]], [[Riccò]] e [[Secca (torrente)|Secca]]) scorrono quasi interamente al di fuori del territorio comunale.<ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/polcevera/documenti/GE_Polcevera_RelazioneGenerale_rev02.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Polcevera]</ref>
Nel ponente cittadino si trovano il [[Chiaravagna]] a [[Sestri Ponente]], il [[Cerusa]] e il [[Leira]] a [[Voltri]], il [[Branega]] e il San Pietro a [[Pra']], il [[Varenna (torrente)|Varenna]] a [[Pegli]] e [[Multedo]].<ref>
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Ambiti 12 e 13|sito=pianidibacino.ambienteinliguria.it|accesso=2019-05-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/branega/documenti/RelazioneGenerale.pdf|titolo=TORRENTE BRANEGA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/spietro/spietro.html|titolo=Autorità di bacino regionale:
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Torrente San Pietro o Foce|sito=pianidibacino.ambienteinliguria.it|accesso=2019-05-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/varenna/documenti/Varenna_RelazioneGenerale.pdf|titolo=TORRENTE VARENNA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/chiaravagna/documenti/GE_Chiaravagna_Normativa_rev02.pdf|titolo=TORRENTE CHIARAVAGNA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref>
Nel levante i principali torrenti sono lo [[Sturla (torrente)|Sturla]] nella cui valle sono compresi i quartieri di [[Bavari (Genova)|Bavari]], [[San Desiderio (Genova)|San Desiderio]], [[Borgoratti]] e [[Sturla (Genova)|Sturla]] e il [[Nervi (torrente)|Nervi]] che attraversa l'[[Nervi (Genova)|omonimo quartiere]], oltre ai rii minori Vernazza, Priaruggia, Castagna e Bagnara.<ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenSturla_rev05.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Sturla]</ref><ref name=amb14>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenAmb14_rev06.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Ambito regionale 14]</ref>
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Nel [[1815]], invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico [[Banco di San Giorgio]] decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], malgrado i disperati tentativi del [[doge (Repubblica di Genova)|doge]] a [[Vienna]] per mantenere l'[[indipendenza]].
Nel [[1849]] le truppe dei Savoia, agli ordini del generale [[Alfonso La Marmora]], dopo aver represso [[moti di Genova|un'insurrezione]] causata dal malcontento popolare si resero responsabili di assassinii, rapine, stupri nei confronti della cittadinanza inerme.<ref>
L'area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, linguistiche, culturali, economiche e infrastrutturali, oltre che a tutta la città metropolitana di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe della [[Provincia della Spezia|Spezia]] e [[Provincia di Savona|Savona]], alla [[Provincia di Alessandria#Geografia|pianura alessandrina]], alle aree dell'[[Oltregiogo]] ([[Novi Ligure]]), del [[Basso Piemonte]] e al [[circondario di Bobbio]] (in [[provincia di Piacenza]]).
=== Genova e le sue difese: una descrizione del 1800 ===
Nella sua opera ''Istoria del blocco di Genova nell'anno 1800,'' Angelo Petracchi, cronista dell'assedio della città, fornisce una dettagliata descrizione di Genova e delle sue difese nel periodo della [[Repubblica Ligure]]<ref>
=== Simboli ===
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