Genova: differenze tra le versioni

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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Genova nell'omonima città metropolitana
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'''Genova''' ({{audio|It-Genova.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈʤɛnova/}}, localmente {{IPA|/ˈʤeːnova/}}, in [[Lingua ligure|ligure]] ''Zena'' {{IPA|/ˈzeːna/}}<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario {{cita libro|nome=Gaetano|cognome=Frisoni|titolo=Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|anno=1910-2002|editore=Nuova Editrice Genovese|città=Genova}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{formatnum:578111}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> , capoluogo dell'[[Città metropolitana di Genova|omonima città metropolitana]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittametropolitana.genova.it/sites/default/files/documenti-cfm/01_Statuto%20CM%20Genova%20modificato%20il%2018%20marzo%202015.pdf|titolo= Statuto Città Metropolitana di Genova/art.2|formato=pdf|sito=cittametropolitana.genova.it|accesso=25 maggio 2015}}</ref> e della [[Liguria|regione Liguria]], il più grande comune della regione, il [[Comuni italiani per popolazione|sesto comune italiano]] e terzo del [[Nord Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/comuni/archivo/elenco_comuni_italiani_30_giugno_2010.xls|titolo=Elenco comuni italiani al 30 giugno 2010|editore=Istat.it|formato=xls|accesso=21 maggio 2015}}</ref> per popolazione, quinto per movimento economico. Appartenente ad un [[Città metropolitana di Genova|agglomerato urbano]] di 862.885 abitanti<ref>Dati aggiornati al 30 novembre 2014, vedi: {{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html|titolo=Bilancio demografico anno 2014, provincia di Genova|editore=demo.istat.it|accesso=26 maggio 2015}}</ref>, cuore di una vasta [[Area metropolitana di Genova|area metropolitana]] di oltre 1.510.000 abitanti<ref>[''Urbanismi, cluster urbani e aree metropolitane - Volume Primo Italia''|Prima edizione del volume di geografia urbana e statistica|Capitolo relativo alle aree metropolitane vaste e policentriche|<small>Diffusione cartacea o pdf, singola o in abbinamento a "City Railways"</small>|2012]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=Ehgjwpml1CIC&pg=PA54&lpg=PA54&dq=area+metropolitana+centrale+ligure+un+milione+e+mezzo+di+abitanti&source=bl&ots=GKsj9x-7-i&sig=jM_KpvBuJcpK-WLhZ4CyPQtevts&hl=it&sa=X&ei=AbhsVeewNYXnygOAkYD4Dw&ved=0CDsQ6AEwBA#v=onepage&q=area%20metropolitana%20centrale%20ligure%20un%20milione%20e%20mezzo%20di%20abitanti&f=false|pag. 53-54]</ref><ref>http://tops10.loquenosabias.com/las-10-ciudades-italianas-mas-bellas</ref><ref>[http://www.arteeculturaazzano.it/Definitivo/corpo_pagina_relazione_2012.htm]</ref>, la [[Città d'Italia#Liguria|città]] fa parte del [[triangolo industriale|triangolo industriale Milano-Torino-Genova]], ed è il secondo porto più grande d'Italia per traffico di merci dopo quello di [[porto di Trieste|Trieste]].
 
Affacciata sul [[Mar Ligure]], la sua [[Storia di Genova|storia]] è legata alla [[Repubblica marinara|marineria]], al commercio, ma anche agli [[Banca|Istituti Bancari]]. Nota per aver dato i natali a [[Cristoforo Colombo]], [[Giuseppe Mazzini]], [[Goffredo Mameli]] e [[Niccolò Paganini]], il suo [[porto di Genova|porto]], il più esteso d'[[Italia]], è uno dei più importanti italiani ed europei.<ref>{{cita web|url=https://janejacobs.wordpress.com/2009/07/03/maggiori-porti-del-sud-europa/|titolo=Maggiori porti del sud Europa|editore=janejacobs.com|accesso=26 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/02/genova-da-polmone-europa-porto-di.html|titolo=Genova, da polmone d'Europa a porto di secondo rango|editore=repubblica.it|accesso=26 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.assoporti.it/associati/portoGenova|titolo=Porto di Genova|sito=assoporti.it|editore=assoporti|accesso=21 maggio 2015}}</ref>. Simbolo "fisico" della città è il suo faro, conosciuto come [[lanterna di Genova|la Lanterna]], mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla [[Croce di San Giorgio]], negli stemmi sorretta da due [[grifone (araldica)|grifoni]]. Per oltre otto secoli capitale dell'[[Repubblica di Genova|omonima repubblica]], Genova è stata citata con gli appellativi di ''"La Superba"'' e ''"La Dominante"''.<ref>{{cita libro | autore=Pierangelo Campodonico | anno=1989 | titolo=La marineria genovese dal medioevo all'unità d'Italia | editore=Fabbri| isbn= 88-450-4127-1 }}</ref> Genova è, inoltre, la città in cui fu composto l'[[Inno d'Italia]].<ref>{{Cita news|cognome=REDAZIONE|url=http://www.genovapost.com/genova/politica/-genova-citta-dell-inno-d-italia-125435.aspx|titolo=«Genova città dell´inno d´Italia»|pubblicazione=Genova Post|accesso=23 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/liguria/notizie/2017/11/15/inno-mameli-sindaco-genova-grande-soddisfazione-per-citta_218daa03-a73d-449c-a051-9c7f54596bd0.html|titolo=Inno Mameli: sindaco Genova, grande soddisfazione per città - Liguria|pubblicazione=ANSA.it|data=15 novembre 2017|accesso=23 ottobre 2018}}</ref>
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Nella [[val Polcevera]] sono invece pochi gli affluenti compresi nel territorio genovese (si possono citare il Burba e il Geminiano a [[Bolzaneto]], il Pianego a [[Borzoli]], il Torbella e il Maltempo a [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]]), mentre gli affluenti principali ([[Verde (torrente)|Verde]], [[Riccò]] e [[Secca (torrente)|Secca]]) scorrono quasi interamente al di fuori del territorio comunale.<ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/polcevera/documenti/GE_Polcevera_RelazioneGenerale_rev02.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Polcevera]</ref>
Nel ponente cittadino si trovano il [[Chiaravagna]] a [[Sestri Ponente]], il [[Cerusa]] e il [[Leira]] a [[Voltri]], il [[Branega]] e il San Pietro a [[Pra']], il [[Varenna (torrente)|Varenna]] a [[Pegli]] e [[Multedo]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/ambiti12e13.html Regione Liguria, Piano|titolo=Autorità di Bacinobacino - Ambiti regionali 12 e 13]</ref><ref>[httpregionale://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/branega/documenti/RelazioneGenerale.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Branega]</ref><ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/spietro/spietro.html Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente San Pietro]</ref><ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/varenna/documenti/Varenna_RelazioneGenerale.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Varenna]</ref><ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/chiaravagna/documenti/GE_Chiaravagna_RelGen_rev01.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Chiaravagna]</ref>
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Ambiti 12 e 13|sito=pianidibacino.ambienteinliguria.it|accesso=2019-05-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/branega/documenti/RelazioneGenerale.pdf|titolo=TORRENTE BRANEGA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/spietro/spietro.html|titolo=Autorità di bacino regionale:
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Torrente San Pietro o Foce|sito=pianidibacino.ambienteinliguria.it|accesso=2019-05-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/varenna/documenti/Varenna_RelazioneGenerale.pdf|titolo=TORRENTE VARENNA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/chiaravagna/documenti/GE_Chiaravagna_Normativa_rev02.pdf|titolo=TORRENTE CHIARAVAGNA - PIANO DI BACINO STRALCIO
PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref>
 
Nel levante i principali torrenti sono lo [[Sturla (torrente)|Sturla]] nella cui valle sono compresi i quartieri di [[Bavari (Genova)|Bavari]], [[San Desiderio (Genova)|San Desiderio]], [[Borgoratti]] e [[Sturla (Genova)|Sturla]] e il [[Nervi (torrente)|Nervi]] che attraversa l'[[Nervi (Genova)|omonimo quartiere]], oltre ai rii minori Vernazza, Priaruggia, Castagna e Bagnara.<ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenSturla_rev05.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Sturla]</ref><ref name=amb14>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenAmb14_rev06.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Ambito regionale 14]</ref>
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Nel [[1815]], invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico [[Banco di San Giorgio]] decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], malgrado i disperati tentativi del [[doge (Repubblica di Genova)|doge]] a [[Vienna]] per mantenere l'[[indipendenza]].
 
Nel [[1849]] le truppe dei Savoia, agli ordini del generale [[Alfonso La Marmora]], dopo aver represso [[moti di Genova|un'insurrezione]] causata dal malcontento popolare si resero responsabili di assassinii, rapine, stupri nei confronti della cittadinanza inerme.<ref>Si{{Cita veda [web|url=http://www.valpolcevera.it/storia/genova_1849/|titolo=Relazione quidei perdanni lesubiti relazionidalla originalipopolazione dell'epoca]di {{webarchiveGenova|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722064719/http://www.valpolcevera.it/storia/genova_1849/ |dataurlmorto=22 luglio 2011 yes}}.</ref>.
 
L'area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, linguistiche, culturali, economiche e infrastrutturali, oltre che a tutta la città metropolitana di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe della [[Provincia della Spezia|Spezia]] e [[Provincia di Savona|Savona]], alla [[Provincia di Alessandria#Geografia|pianura alessandrina]], alle aree dell'[[Oltregiogo]] ([[Novi Ligure]]), del [[Basso Piemonte]] e al [[circondario di Bobbio]] (in [[provincia di Piacenza]]).
 
=== Genova e le sue difese: una descrizione del 1800 ===
Nella sua opera ''Istoria del blocco di Genova nell'anno 1800,'' Angelo Petracchi, cronista dell'assedio della città, fornisce una dettagliata descrizione di Genova e delle sue difese nel periodo della [[Repubblica Ligure]]<ref>[{{Cita web|url=http://studinapoleonici.altervista.org/genova-e-le-sue-difese/ |titolo=Genova e le sue difese in |sito=Studi Napoleonici|data=2016-Fonti Documenti Ricerche]02-27|accesso=2019-05-19}}</ref>:<blockquote>«''La Città di Genova è situata sul dorso di un monte, che appoggia le sue falde sulla riva del mare Ligustico. Ha essa dalla parte di terra un doppio circondario di mura, l'uno de'quali interno, che rinchiude quasi esattamente l'abitato, e che forma una specie di figura ovale. È questo munito di alcuni baluardi, che non essendo stati di alcun uso in quest'assedio, è inutile dettagliare. È l'altro esterno, ed innalzandosi dalle due punte marittime sale sino ad una grand'altezza del monte. Questo secondo circondario rende la città della figura quasi di un triangolo; mentre terminando in punta sulla cima dell'altura, scende d'ambe le parti a formar quasi i due lati che vengono chiusi e riuniti dal mare. Varj forti guarniscono questo giro di mura. Sulla cima vi è quello dello Sperone; verso il lato di Ponente, più al di sotto della metà, vi è l'altro detto delle Tenaglie, ed alla fine del medesimo ve n'è un altro chiamato di S. Benigno. Ciò produce, che da quella parte la città di Genova è quasi imprendibile; tanto più che la località combina così propiziamente a difenderla, che poca o niuna speranza dà agli assediatori di prenderla. Non è il medesimo dalla parte di Levante, ove essendo dominata al di fuori da alcune alture, è stato creduto inutile di alzarvi degli altri forti. In mancanza di ciò si è fatto al di fuori una specie di parallela, o per meglio dire un cammino coperto che fortificando quelle medesime alture, che dominano la città, suppliscono a tal difetto; bisogna perciò a chi difende Genova tener questa linea esteriore, e quelle fortificazioni, che sono il monte dei Ratti, sulla cui sommità è il [[Forte Quezzi|Forte di Quezzi]]; il [[Forte Richelieu]], che fu fatto fabbricare dal celebre Maresciallo di tal nome quando occupò Genova; quello di S. Tecla, e la Madonna di Albaro. Più in alto dello Sperone, e quasi perpendicolare al medesimo vi è il [[Forte Diamante|forte del Diamante]], che domina lo Sperone medesimo, sebbene da taluni credesi che ne sia un poco troppo distante; anch'esso però è di una estrema importanza per gli assediati, sostenendo moltissimo le operazioni delle altre fortificazioni esterne. Fra il Diamante, e lo Sperone vi è il monte de' due Fratelli, che fa due diverse punte: questa situazione è assai rimarchevole, perché produce la riunione fra gli assedianti, e potrebbe prender alle spalle le opere esterne della linea di Levante; ma siccome ivi temesi l'incrociatura dei fuochi dello Sperone e del Diamante, è assai difficile d'impadronirsene, quantunque siavi un certo sito che dicesi immune dall'artiglieria di ambi i forti. Dalla parte di mare, molte e belle batterie difendono la città, ed il porto, non che le mura marittime assicurate anche dalla Natura. Tali batterie rimontate ultimamente toglievano ogni pena da quella parte. Le più belle sono quelle della Strega, della Cava, di ambi i Moli, e della Lanterna. Dalla parte di Ponente vi è il fiume della [[Polcevera]]; dalla parte di Levante quel di Bisogno. [[Albaro]] è un piccolo, e delizioso borgo, che da questa parte è vicino a Genova quasi di un solo miglio, come dall'altra parte si è quello vaghissimo egualmente di [[Sampierdarena|S. Pier d’Arena]]''».</blockquote>
 
=== Simboli ===