Impero coloniale olandese: differenze tra le versioni

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Come gli imperi coloniali [[impero portoghese|portoghese]] e [[impero spagnolo|spagnolo]], anche quello olandese fu un [[impero coloniale]] su scala planetaria, utilizzando le capacità olandesi nella [[navigazione]] e nel [[commercio]], sfruttando la nascita del [[nazionalismo]] e del [[militarismo]] e approfittando delle lotte per l'indipendenza dalla [[Spagna]].
 
Come i [[impero britannico|britannici]], gli olandesi acquisirono i loro possedimenti coloniali attraverso un colonialismo corporativista capitalista, avente per attori principali in Asia la [[Compagnia olandese delle Indie orientali|Compagnia olandese delle Indie Orientali]] e nelle Americhe la [[Compagnia olandese delle Indie occidentali|Compagnia olandese delle Indie Occidentali]]; solo in un secondo momento lo Stato intervenne direttamente nella colonizzazione e nell'amministrazione diretta dei territori d'oltremare. I mercanti e i navigatori olandesi parteciparono alle esplorazioni del [[XVI secolo]] e [[XVII secolo]], anche se i vasti territori scoperti da [[Willem Barents]], [[Henry Hudson]], [[Willem Janszoon]] e [[Abel Tasman]] nell'[[Antartide|Antartico]] e in [[Australasia]]/[[Oceania]] non divennero, di solito, colonie olandesi permanenti.
 
[[File:Prinsenvlag.svg|thumb|upright=0.5|left|Prinsenvlag ([[1580]]-[[1795]]<ref>La fascia arancione venne gradualmente sostituita dalla fascia rossa, si veda [[Bandiera dei Paesi Bassi]]</ref>)]]