Cigliè: differenze tra le versioni

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'''Cigliè''' (''Sijé'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 184 abitanti dellain [[provincia di Cuneo]],|provincia indi Cuneo (]][[Piemonte|Piemonte)]].
 
Faceva parte della [[comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese]].
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==Chiesa parrocchiale S.S. Pietro e Paolo==
La Chiesa parrocchiale S.S. Pietro e Paolo è di stile Barocco; fu ampliata in più riprese, lo si può notare dalla costruzione; sicuramente è anteriore alla costruzione della Cappella annessa alla navata sinistra, detta di Sant'Antonio pareda siaPadova, statafatta commissionataerigere da un certo Gio Antonio Coda, spintoche daha pentimento.sepolcreto Dopoin averdetta lasciatoCappella, connel molta1664; frettala ilcostruzione paesedi natioessa “CIGLIARO”pare esia attraversatostata l'oceanocommissionata dal Coda in cercaquanto dispinto fortunada epentimento; rimpatriatodopo aver lasciato il paese natio 'CIGLIARO', emigrando oltre oceano, rimpatriò da 'gran Signore,signore'; volle lasciare un segno tangibile alla comunità di Cigliè.; Forseun per espiare i propri peccati. Un'importante documento ritrovato è senzala dubbiodonazione, lada Donazionelui fatta dal signor Gio Antonio Coda, all'altare di tettadella Cappella; sivi parla disono pubblici instrumenti, rogati dal notaio Bocconelli datatiil quindici15 settembre 1655 ed; un secondo è datato trenta30 gennaio 1660; dovevi si afferma che Gio Antonio Coda donava la somma necessaria per costruire la costruzione della Cappella e ornarla in tutto il suocon splendore. Dopo avere ricevuto(ricevette il benestare dell'allora Papa Innocenzo X) che accettò le condizioni espresse dal Signor Coda. Nell'anno del SignoreNel 1654, il sei del mese di6 ottobre, nella casa del donante, alla presenza del parroco reggente della Chiesa di Cigliè, Don Giuseppe Bruno, testimone certo Francesco Restagno e lo stesso donante, sempre per mano del notaio Bocconelli, Gio Antonio Coda, dopo aver fatto costruire dettala Cappella, volle donaredonò all'Altare di quest'ultima la somma necessaria per celebrare un messa quotidiana.; Alal parroco, che si sarebbe occupato di celebrare la messa, lasciò la casa, vicino alla Chiesa, costruita ex novo e ben arredata. Lasciò; inoltre lasciò dei “CENSI' (crediti che vantava sulle comunità sia di Cigliè e di altre località; £ 16651.665 dalla comunità di Roccacigliè, 10791.079 da quella di Cigliè,7862 7.862 dalla Comunità di Piozzo e); inoltre lasciò circa una decina di ettari di terreno, sul territorio di Cigliè.; Taletale donazione consentì di celebrare una Messa quotidiana, dal 16651.665 fino al trentuno31 maggio del 1849, quando si estinse il lascito. L'altare dagli eredi Coda - ora Restagno - con l'istrumento rogato Vassallo fu ceduto, dai beneficiantibeneficiant,i all'amministrazione parrocchiale, mediante pagamento di Franchi quattrocento e400; la stessa amministrazione s'incarico' di prendersiprese in carico l'altare ed ebbe la dispensa per fare celebrare una messa al mese, anziché una al giorno.
La Chiesa parrocchiale S.S. Pietro e Paolo è di stile Barocco e fu ampliata in più riprese come si può notare dalla costruzione; sicuramente è anteriore alla costruzione della Cappella ammessa alla navata sinistra, detta di Sant'Antonio da Padova, fatta erigere da un certo Gio Antonio Coda che ha sepolcreto in detta Cappella nel 1664.
 
La costruzione della Cappella di Sant'Antonio pare sia stata commissionata da un certo Gio Antonio Coda spinto da pentimento. Dopo aver lasciato con molta fretta il paese natio “CIGLIARO” e attraversato l'oceano in cerca di fortuna e rimpatriato da gran Signore, volle lasciare un segno tangibile alla comunità di Cigliè. Forse per espiare i propri peccati. Un'importante documento ritrovato è senza dubbio la Donazione fatta dal signor Gio Antonio Coda all'altare di tetta Cappella; si parla di pubblici instrumenti rogati dal notaio Bocconelli datati quindici settembre 1655 ed un secondo datato trenta gennaio 1660 dove si afferma che Gio Antonio Coda donava la somma necessaria per la costruzione della Cappella e ornarla in tutto il suo splendore. Dopo avere ricevuto il benestare dell'allora Papa Innocenzo X che accettò le condizioni espresse dal Signor Coda. Nell'anno del Signore 1654 il sei del mese di ottobre nella casa del donante, alla presenza del parroco reggente della Chiesa di Cigliè Don Giuseppe Bruno, testimone certo Francesco Restagno e lo stesso donante sempre per mano del notaio Bocconelli, Gio Antonio Coda dopo aver fatto costruire detta Cappella volle donare all'Altare di quest'ultima la somma necessaria per celebrare un messa quotidiana. Al parroco che si sarebbe occupato di celebrare la messa, lasciò la casa vicino alla Chiesa costruita ex novo e ben arredata. Lasciò inoltre dei “CENSI' crediti che vantava sulle comunità sia di Cigliè e di altre località; £ 1665 dalla comunità di Roccacigliè, 1079 da quella di Cigliè,7862 dalla Comunità di Piozzo e inoltre lasciò circa una decina di ettari di terreno sul territorio di Cigliè. Tale donazione consentì di celebrare una Messa quotidiana dal 1665 fino al trentuno maggio del 1849 quando si estinse il lascito. L'altare dagli eredi Coda ora Restagno con l'istrumento rogato Vassallo fu ceduto dai beneficianti all'amministrazione parrocchiale mediante pagamento di Franchi quattrocento e la stessa amministrazione s'incarico' di prendersi in carico l'altare ed ebbe la dispensa per fare celebrare una messa al mese anziché una al giorno.
 
== Amministrazione ==