Scrittura bustrofedica: differenze tra le versioni

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Una '''scrittura bustrofedica''' è una [[scrittura]] che non ha una direzione "fissa" ma procede in un senso fino al [[margine (scrittura)|margine scrittorio]] e prosegue a ritroso nel senso opposto, secondo un procedimento "a nastro", senza "andare a capo" ma con un andamento che ricorda quello dei solchi tracciati dall'[[aratro]] in un campo. L'[[etimologia]] della parola ricorda infatti l'andamento di un [[Bos taurus|bue]] durante l'[[aratura]] (dal [[lingua greca antica|greco antico]] ''βουστροφηδόν'', da ''βοῦς'' = "bue", e ''στροφή'' = "voltura, inversione", dal verbo ''στρέφειν'' = "girare, invertire", più ''-δόν'' = suffisso avverbiale di modo che sta per "alla maniera di").
[[fileFile:Boustrophedon.png|thumb|left|upright=1.8|Un esempio di testo bustrofedico]]
 
Una caratteristica della scrittura bustrofedica è quella di "ruotare" anche la forma delle [[Grafema|lettere]], che hanno quindi forme speculari a seconda che il senso proceda da destra verso sinistra o viceversa (oppure - anche se il caso è più raro - dall'alto in basso o viceversa). È questo il motivo per cui questo genere di scrittura è piuttosto frequente soprattutto nei documenti antichi: col tempo ogni scrittura ha avuto la tendenza a fissare un unico senso della scrittura ed un'unica forma delle lettere.
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Immagine:Gortys law inscription.jpg|Le [[Leggi di Gortina]], [[Creta]], V secolo a.C.
Immagine:Rongo-rongo script.jpg|Scrittura ''[[Rongorongo]]'' su una tavoletta di legno incisa dagli antichi abitanti dell'[[isola di Pasqua]]
 
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