Controllabilità: differenze tra le versioni

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Si parla nello specifico di controllabilità per riferirsi alla capacità di portare il sistema da uno stato qualsiasi all'origine, e di '''raggiungibilità''' per riferirsi, al contrario, alla possibilità di controllare il sistema una volta che esso ha raggiunto un certo stato iniziale, ovvero di poter raggiungere qualsiasi stato a partire dall'origine. Nei [[Sistema dinamico lineare stazionario|sistemi LTI]] le due proprietà si implicano a vicenda.<ref>[http://corsiadistanza.polito.it/corsi/pdf/07AYSN/pdf/Cap_05_6xPag.pdf Gustavo Belforte - Controllabilità ed Osservabilità]</ref>
 
Gli autovalori della parte non raggiungibile di un sistema non compaiono come poli della [[funzione di trasferimento]], e in particolare si dimostra che un sistema è controllabile se e solo se tutti gli autovalori della sua parte non raggiungibile sono nulli. La raggiungibilità implica dunque la controllabilità, ma in generale non vale il viceversa (l'equivalenza si ha solamente nei sistemi a tempo continuo).
 
Si tratta di proprietà introdotte per valutare le condizioni operative (come il suo stato o la sua uscita) in cui è possibile portare un sistema dinamico, specialmente se è lineare, applicando un controllo al sistema. Una nozione più debole di controllabilità è quella di ''stabilizzabilità'': un sistema è stabilizzabile se tutti gli stati (variabili di stato) non controllabili possono essere resi [[teoria della stabilità|stabili]].