Guerre romano-persiane: differenze tra le versioni

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[[File:Persia 600ad.jpg|upright=1.4|thumb|L'impero sasanide e gli stati confinanti (incluso l'[[impero romano d'Oriente]]) nel [[600]].]]
 
I Romani sfruttarono il momento favorevole penetrando profondamente in territorio persiano e saccheggiando l'Atropatene ma la loro avanzata fu fermata dal generale sasanide Tamkhusro,<ref name="TW96">Treadgold (1997), 224; Whitby (2000), pp. 95–96</ref> la cui vittoria spinse lo scià a rifiutare le proposte di pace bizantine.<ref>{{cita|Teofilatto|III, 15}}</ref> Dopo questi avvenimenti, [[Tiberio II Costantino|Tiberio II]] decise di rimuovere dal comando Giustiniano e sostituirlo con Maurizio; quest'ultimo ottenne vari successi militari, spingendo Cosroe ad aprire di nuovo le negoziazioni di pace; la morte dello scià fermò le negoziazioni in quanto il suo successore [[Ormisda IV]] (579-590) preferì proseguire la guerra.<ref>Soward, [http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf [[Teofilatto Simocatta]] e i Persiani] {{webarchive|url=https://www.webcitation.org/5hIrcwbxD?url=http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf |data=5 giugno 2009 }} (PDF); Treadgold (1997), p. 225; Whitby (2000), p. 96</ref> Maurizio nel 582 sconfisse i Sasanidi presso Constantina, battaglia in cui venne sconfitto e ucciso Tamkhusro.<ref>{{cita|Teofilatto|III, 18}}</ref> Proprio nel 582 morì l'Imperatore Tiberio II il quale designò quale suo successore proprio [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]].
 
La guerra proseguì per alcuni anni in stato di stallo fino a quando nel 589 il generale persiano Bahram Chobin si rivoltò contro lo scià Ormisda IV. Ormisda venne assassinato in una congiura nel 590; gli succedette il figlio Cosroe II.<ref>{{cita|Teofilatto|IV, 7}}</ref> Cosroe II non riuscì però a sedare la rivolta di Bahram, che si impossessò della capitale e del trono, costringendo il figlio di Ormisda alla fuga in territorio romano.<ref>{{cita|Teofilatto|IV, 10}}</ref> Con l'aiuto militare offertogli da Maurizio, Cosroe riuscì tuttavia a deporre [[Bahram VI]] e a ritornare sul trono di Persia. Riconoscente ai Romani, Cosroe non solo restituì loro Dara e Martiropoli ma cedette loro anche la parte occidentale dell'Iberia e più della metà dell'Armenia persiana (591).<ref>Teofilatto, V, ''Storia'', I, [http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf 3.11] {{webarchive|url=https://www.webcitation.org/5hIrcwbxD?url=http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf |data=5 giugno 2009 }} (PDF) e [http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf 15.1] {{webarchive|url=https://www.webcitation.org/5hIrcwbxD?url=http://www.humanities.uci.edu/sasanika/pdf/Theophylact.pdf |data=5 giugno 2009 }} (PDF)<br />* Louth (2005), 115; Treadgold (1997), pp. 231–232</ref>