Interesse legittimo: differenze tra le versioni
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I motivi dell'inapplicabilità sono giustificati dal punto di vista del diritto processuale nel senso che unico giudice competente a dichiarare il risarcimento è il giudice ordinario che però è competente per i diritti soggettivi e non per gli interessi legittimi, e ciò perché, dal punto di vista del diritto sostanziale, l'interpretazione - classica - data dell'art.2043 del c.c. è stata orientata solo verso la risarcibilità dei diritti e non degli interessi.
In questo modo, una tutela risarcitoria indiretta degli interessi legittimi, veniva riconosciuta dalla giurisprudenza solo in relazione ai cosiddetti
La sentenza della Cassazione SS.UU. n. 500/99 ha invece recepito un orientamento che, dapprima solo espressione dell'elaborazione [[dottrina|dottrinale]], era stato successivamente accolto nell'ordinamento giuridico con il [[Decreto Legislativo]] n. 80 del [[1998]], che ha previsto, per la prima volta, la risarcibilità dell'interesse legittimo leso, nei campi dell'edilizia, dell'urbanistica e dei servizi pubblici.
Tale sentenza afferma che è legittimo chiedere al giudice ordinario il risarcimento del danno causato da lesione di interesse legittimo, indipendentemente dal preventivo annullamento dell'atto stesso da parte del giudice amministrativo.
Per la prima volta anche gli interessi legittimi pretensivi ricevono tutela, infatti, anche per essi è possibile ricorrere al giudice ordinario per il risarcimento.
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